Dopo i piromani, i ladri. Non cè pace per la Bicocca dove laltro giorno si è rifatto vivo lincendiario che da un anno e mezzo accende focolai nei diversi edifici che compongono lintero complesso universitario. Ma la stessa notte, uno dei palazzi dellAteneo è stato anche visitato dai ladri. Niente di che per carità, sono solo spariti alcuni computer, ma a questo punto forse sarebbe il caso di rivedere il sistema di sicurezza e sorveglianza.
Il furto è stato scoperto solo ieri mattina dai custodi che hanno subito chiamato i carabinieri. Gli investigatori si sono precipitati al nuovo Ateneo, per la precisione alledificio U16 che si trova in via Thomas Mann sede della facoltà di Scienze della formazione. Qui i militari hanno potuto appurare come i «soliti ignoti» abbiano forzato una finestra e poi, fatto un rapido giro dei locali, si siano impadroniti di una ventina di personal computer. Il loro valore, euro più euro meno, dovrebbe aggirarsi introno ai 10mila.
Ma quello dei furti è solo lultimo dei capitoli che interessano lateneo, nato alla fine degli anni 90 da una costola della Statale. Da un paio danni infatti luniversità è bersagliata da un piromane che appicca focolai in diversi luoghi del complesso. Il sospetto che si tratti di un unico maniaco deriva dal «modus operandi» pressoché identico in tutti gli attentati. Tutti gli incendi infatti sono di modeste dimensioni e di fatto non hanno mai messo a repentaglio la vita, o lincolumità, di dipendenti o studenti. Anche nellultimo episodio, il rogo appiccato in un magazzino che raccoglieva casse da imballaggio e teli di nylon, a parte tre intossicati, per altro molto lievi, non ha registrato feriti.
In precedenza altri sei episodi, tutti concentrati tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005. In particolare il 26 novembre un incendio coinvolse laula magna, subito dopo un concerto tenuto dagli stessi studenti. Il 12 gennaio le fiamme, per altro subito spente, divamparono in un bagno. Il 14 febbraio invece i focolai scoperti furono ben due: uno in mattinata in un sottoscala, laltro, nel pomeriggio, in un deposito rifiuti. Il 10 marzo poi andò a fuoco un cestino portarifiuti in un bagno mentre il 9 aprile fu sufficiente alcuni rotoli di carta igienica a fuoco, per far scattate scattare lallarme. Il 14 aprile infine, vennero incendiati i rifiuti di un bagno della palazzina 6.
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