La Biennale di Venezia celebra il genio di Battiato

Un progetto musicale e multimediale il 17 e 18 novembre al Teatro alle Tese dell'Arsenale. Con Malika Ayane

La Biennale di Venezia celebra il genio di Battiato
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Un omaggio doveroso. La Biennale di Venezia ricorda l'ottantesimo di Franco Battiato con "Arcipelago Battiato", progetto musicale e multimediale in programma lunedì 17 e martedì 18 novembre al Teatro alle Tese dell'Arsenale. L'iniziativa, promossa dall'Archivio Storico della Biennale di Venezia - Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, in collaborazione con la casa editrice SZ Sugar, trasforma lo spazio cinquecentesco in un vero e proprio arcipelago di musica, sperimentazione e suggestioni visive, celebrando il compositore (ma anche filosofo) che ha rivoluzionato la musica italiana con il suo stile unico e la sua ricerca costante tra elettronica, classica e pop. Concepito come una narrazione in musica che si snoda attraverso isole-palcoscenico disseminate nel Teatro alle Tese, "Arcipelago Battiato" ripropone i materiali del musicista in una nuova forma, con trascrizioni, arrangiamenti e rielaborazioni dei compositori Leonardo Marino e Michele Tadini, che cura anche la tessitura elettronica e la proiezione del suono insieme a Thierry Coduys.

A dar rilievo ulteriore all'iniziativa c'è Malika Ayane, accompagnata da Leonardo Marino al pianoforte e alle tastiere, Flavio Virzi alla chitarra, Simone Beneventi alle percussioni, Silvia Mandolini al violino, Elide Sulsenti al violoncello, e con il polistrumentista Diego Ronzio. A firmare scene e regia sono Antonello Pocetti e Antonino Viola. Spiega Michele Tadini: "In tutti i lavori di trascrizione, arrangiamento e ricomposizione si deve sempre avere ben chiara l'origine e il senso dei brani: come non tradirli, come rispettarli, come capirne l'essenza. Ma anche come riuscire a fare proprio il materiale, come svilupparlo, come permettersi di creare".

Secondo Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia e

conterraneo di Battiato, "è un incedere felice dell'amore, un'idea festosa e di pienezza, ecco cos'è la poetica di Franco Battiato". Una poetica che è tuttora difficile imbrigliare, arginare, contenere in una unica definizione.

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