Il biglietto c’è, il posto in aereo no

Volo di ritorno pagato ma i jet per Malpensa sono pieni: in 25 a terra a Barcellona

Venticinque persone a terra grazie all’overbooking: vecchia storia che nessuno si decide a risolvere. Il numero non è di quelli che grida allo scandalo, ma non sono le cifre a fare la differenza e quanto è successo ai passeggeri di Alitalia e di Iberia che dovevano rientrare da Barcellona nel pomeriggio di ieri, è l’ennesima dimostrazione della giungla che ci attende regolarmente a ogni vacanza comandata. Sul volo Alitalia con arrivo previsto per le 19,40, mancavano quindici posti, altri dieci sull’Iberia con atterraggio previsto alle 17,35 sempre a Malpensa. Molti dei passeggeri sono professionisti, medici, imprenditori e commercianti. Le due compagnie aeree hanno comunque rimborsato i passeggeri come prevede il regolamento 261/2004 dell’Unione Europea: notte in albergo a quattro stelle, cena, trasporto pullman e nuovo biglietto aereo per questa mattina alle 9,50. Ma la notte a «sorpresa» a Barcellona non è stata molto apprezzata: «Avrei dovuto essere in negozio» si lamenta un commerciante, «Io sono atteso in azienda», ribatte un altro, mentre per una coppia di medici il problema sono le prenotazioni delle visite dei loro pazienti: «E al danno si unisce la brutta figura: non ci siamo portati in vacanza l’agenda con i numeri e non possiamo avvertire i nostri clienti».


Peraltro oggi il Milan sfida il Barcellona e gli alberghi sono pieni di tifosi, ma per i clienti di Alitalia e Iberia, sono saltati fuori 25 posti in soli cinque minuti: sembrava, anche se non lo era, un overbooking pianificato.

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