Avrebbero falsificato i bilanci dellesercizio 2001-2002 per coprire una preoccupante situazione debitoria ricorrendo allartificio contabile delle plusvalenze; per questo Franco Sensi, attuale presidente della Roma e lex patron della Lazio Sergio Cragnotti, dovranno comparire in dibattimento il prossimo primo marzo. A disporne il rinvio a giudizio per falso in bilancio è stato il gup Giorgio Maria Rossi, che ha ritenuto rilevanti le prove raccolte in quasi due anni di indagine sul cosiddetto «doping amministrativo» dai pm Luca Palamara e Cristina Palaia.
Uninchiesta partita nel febbraio del 2004 in seguito alla denuncia dellallora presidente del Bologna Gazzoni Frascara e che portò, nel dicembre dello stesso anno, alliscrizione nel registro degli indagati di Sensi e Cragnotti. Nel mirino dei pm sono finiti molte delle operazioni di mercato poste in essere dalle due società nellestate del 2001 e soprattutto due trasferimenti eccellenti, il cui importo, non veritiero a detta dei pm perché enormemente gonfiato rispetto alleffettivo valore di mercato, fu riportato nei bilanci, già chiusi, dellanno precedente, quelli del 2000-2001. Per la Roma, la più rilevante operazione incriminata riguarda la cessione del giapponese Hidetoshi Nakata, finito al Parma, per la Lazio quella di Juan Sebastian Veron, venduto al Manchester United. In entrambi i casi, lalterazione delle scritture contabili avrebbe permesso ai due club di presentare uno stato economico migliore del reale. Secondo laccusa, la società giallorossa avrebbe omesso «di rilevare la plusvalenza originata dal trasferimento dei diritti pluriennali del calciatore Hidetoshi Nakata pari a euro 13.832.
Bilanci falsi per coprire i debiti Processo per Sensi e Cragnotti
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