Bilancio 2007, meno tasse e tariffe comunali bloccate

Una sforbiciata all’imposta sulla prima casa, tariffe bloccate per tutto l’anno, eppure più servizi. Mentre l’opposizione accusa Palazzo Marino di «grande ingiustizia sociale» quando sceglie di abbassare l’Ici alle famiglie, il vicesindaco Riccardo De Corato, presentando in Commissione le linee guida del Bilancio 2007 che sarà approvato venerdì dalla giunta, sottolinea che le entrate tributarie del Comune per il 2007 saranno di 784,2 milioni di euro, ossia il 28 per cento in meno rispetto all’anno scorso (1.082,9 milioni) e praticamente ai livelli del 2000. Una dannazione per le casse comunali, ma frutto della scelta di azzerare l’Ici a 100mila famiglie e di ridurlo a tutti di circa l’8 per cento (dal 5 al 4,7 per mille), e della decisione di non introdurre l’Irpef - mentre Roma o Bologna la raddoppiavano - neanche a fronte dei tagli imposti dalla Finanziaria. Solo che proprio la manovra di fine anno ha abolito la vecchia compartecipazione comunale all’Irpef, per cui Palazzo Marino dovrà fare a meno di un «pacchetto» di circa 200 milioni, oltre ai 17 milioni degli sconti Ici. L’autonomia finanziaria del Comune «subisce una regressione del 17% rispetto al 2006». Mancate risorse compensate dai maggiori trasferimenti: da 145 a 437 milioni. «Per tutto l’anno - garantisce De Corato - non sono previsti aumenti delle tariffe». Niente rincari dei biglietti Atm o dei musei, tanto per fare un esempio. Resta inalterata la Tarsu mentre «le altre grandi città alzano le aliquote». Per recuperare i mancati introiti il Comune inasprirà «la lotta all’evasione delle principali imposte», in primis quella per la pubblicità, per cui sta «predispondendo un piano ad hoc». Il vicesindaco fa presente che la scelta di diminuire l’Ici per le famiglie più deboli, portando l’ulteriore detrazione per la prima casa da 155 a 200 euro e innalzando la soglia del reddito familiare a 17mila euro annui, «è l’attuazione di una politica per i ceti più bisognosi». «L’opposizione - sostiene il capogruppo di Fi, Giulio Gallera - deve fare sforzi di fantasia per criticare questo bilancio, specie dopo una Finanziaria che ha portato tutte le città ad aumentare Irpef e Ici». Il consigliere della Lista Ferrante, Davide Corritore, afferma che «la politica di aiuti a giovani coppie o studenti rimane sulla carta, invece di abbassare l’Ici a tutti si potevano favorire di più le fasce deboli». Sull’Ici, attacca il capogruppo del Prc Vladimiro Merlin, «la montagna ha partorito un topolino».

Per la capogruppo dell’Ulivo Marilena Adamo «sarebbe stata meglio un’operazione a favore di chi affitta a canone moderato», e «la maggioranza ora dovrebbe ammettere che per Milano questa Finanziaria non è stata poi così male».

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