Bimba uccisa a Città di Castello: la mamma non risponde al giudice

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip di Perugia Tiziana Deserto, la madre di Maria Geusa, la bambina uccisa nell'aprile dell'anno scorso a Città di Castello. Ieri la donna doveva essere interrogata nell'ambito del processo con il rito abbreviato a Giorgio Giorni, l'imprenditore accusato del delitto. La donna, 32 anni, originaria di Manduria (Taranto) deve rispondere di concorso nell'omicidio e nella violenza sessuale, nonché di maltrattamenti nei confronti della figlia. «Risponderà quando ci sarà il suo avvocato» ha spiegato all'uscita dall'aula l'avvocato Eugenio Zaganelli, uno dei legali della famiglia Geusa. Il difensore di fiducia della Deserto, l'avvocato Gianni Zaganelli, è infatti malato. La mamma di Maria Geusa si è sempre proclamata estranea ai fatti. Il processo con il rito abbreviato a Giorni è stato quindi rinviato al 12 settembre per sentire i periti medico-legali. Il 19 settembre compariranno invece davanti al gip gli esperti che hanno esaminato le tracce di Dna trovate sui vestiti della piccola.

Giorni ha sempre sostenuto di avere colpito la bambina (che gli era stata affidata dalla donna) nella sua abitazione di Città di Castello, negando però di averla voluta uccidere. E ha sempre respinto l'accusa di avere violentato la piccina.

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