La Bindi: «Gli uomini? Li lascio io»

Gli abiti, gli amori, i viaggi: il ministro si confessa su «Grazia» prima delle vacanze

Pronti via si parte. Un’Audi A4 grigio metallizzata 4x4, potentissima, otto chili in meno e una dieta non troppo severa da seguire e tanta voglia di passeggiate in montagna e giri in bici. Non è un segreto che il ministro abbia una passione per la guida e per la velocità, non a caso si è scelta una macchina con un motore potentissimo. Destinazione Dolomiti, nessuna voglia di mondanità, tanto che a Cortina ci va solo se invitata a un dibattito culturale o politico. Ama la montagna dall’epoca dell’adolescenza, quando andava in ritiro con Azione cattolica «sapesse quante coppie si sono formate allora! Anche io ho avuto amori - confessa - ma non sono durati. Per mia scelta».
Inorridisce al pensiero del mare in agosto. No, per lei vacanza vuol dire fuggire in montagna.
Rosy Bindi è pronta a chiudere l’ufficio per dedicarsi solo ed esclusivamente al relax, ma prima si racconta in un’intervista rilasciata a Grazia in edicola questa settimana. «Le prossime settimane le passerò sulle Dolomiti, in una casa che è, insieme col mio studio nella casa di Sinalunga, il mio rifugio fisico e intellettuale». Ai lettori annuncia che si concederà non solo qualche strappo alla dieta, ma anche il lusso di indossare abiti più casual. «Appena posso, soprattutto la sera dopo una certa ora, vesto più comodamente. Può sembrare un paradosso, ma nel tempo libero - che in realtà è sempre poco - ho un abbigliamento casual molto raffinato. Anche questa è una piccola evasione. Sono attenta all’abbinamento dei colori, alla scelta delle scarpe, dei pantaloni, delle magliette. E ora che sono dimagrita penso di potermi sbizzarrire di più. Per la montagna scelgo il meglio, combinando la comodità, un requisito fondamentale, con l’avanguardia: tessuti moderni, scarpe tecniche».
Per il ministro della Famiglia infatti vacanza è «non sentire la pressione degli impegni, vivere un po’ alla giornata, senza orari e senza obblighi, recuperare la dimensione conviviale della vita, sacrificata dai ritmi della politica. Mi basta tornare serena e tonificata».
Il viaggio più lungo? «Quattro settimane negli Stati Uniti». La vacanza ideale? «Girare il mondo in macchina, come in quei viaggi con i camion arancioni che attraversano il mondo. Come in quella trasmissione televisiva che si chiamava Overland».


Pronta a lasciarsi alle spalle un anno lungo e complicato, la campagna elettorale, la delusione per aver ottenuto sì un ministero, ma senza portafogli, l’essersi trovata bersaglio delle accuse di Francesco Storace e del suo collega di partito Maurizio Saia. Ma lei si vuol mostrare spiritosa e sdrammatizza: «Mi chiamano addirittura l’extravergine dell’Ulivo». E ride.

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