30 ottobre 2005: prima manifestazione anti Tav. Centinaia di manifestanti guidati da 20 sindaci riescono a impedire lingresso ai cantieri di Venaus ai tecnici della Ltf, scortati da 900 poliziotti. Negli scontri restano feriti un manifestante e tre agenti. Denunciati 6 no Tav per lesioni. Bloccata la stazione di Bussoleno, 26 treni soppressi.
5 novembre: sulla statale del Moncenisio trovato un pacco bomba con videocassetta e messaggio anti Tav.
16 novembre: una ventina di sindaci guida la marcia dei 50mila in Val di Susa contro lAlta velocità. Contestati il governatore del Piemonte, Bresso e il sindaco di Torino, Chiamparino.
30 novembre: intervento di Ciampi. Il capo dello Stato avverte: «Non possiamo permetterci di essere tagliati fuori dalle grandi reti europee. Dobbiamo usare i progressi delle tecnologie per garantire la tutela dellambiente». A Venaus migliaia di no Tav allestiscono barricate e blocchi per impedire il passaggio ai mezzi delle forze dellordine e degli operai. Occupati 5 lotti su 57. I tecnici della Cmc lavorano incappucciati per timore di ritorsioni.
3 dicembre: scatta lallarme attentati per gli sponsor olimpici.
6 dicembre: alle 3.26 del mattino carabinieri e polizia lanciano un blitz per liberare i cantieri di Venaus. Le ruspe dietro di loro spazzano via tende e barricate. Ci sono scontri e tafferugli. Il bilancio è di 12 feriti tra le forze dellordine e 7 tra i manifestanti. Quattro i denunciati per interruzione di pubblico servizio e lesioni. Immediata la replica del popolo no Tav chiamato a raccolta via sms ma anche dalle campane dei parroci. Scattano blocchi stradali e ferroviari, occupata anche la stazione di Porta Nuova a Torino. La circolazione resta paralizzata quasi per lintera giornata.
8 dicembre: i no Tav tornano allassalto a Venaus per rioccupare i cantieri. Nuovi scontri con le forze dellordine. Feriti 17 agenti e 2 manifestanti. Il Viminale denuncia: «Alla testa dei contestatori un migliaio di estremisti di sinistra e di anarco insurrezionalisti giunti da tutta Italia». La Corte dei conti di Torino indaga i poliziotti per «danno allimmagine dello Stato». Il governo convoca i sindaci a Palazzo Chigi.
10 dicembre: raggiunta unintesa a Roma. I cantieri verranno consegnati alla Ltf, sarà avviata una procedura straordinaria dimpatto ambientale e verrà potenziato losservatorio istituito lo scorso agosto dal ministro Lunardi.
11 dicembre: i no Tav riuniti in assemblea bocciano laccordo raggiunto dai sindaci valsusini a Palazzo Chigi. Verdi e Rifondazione soffiano sul fuoco della rivolta.
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