Le bollicine Ferrari decollano: uno spazio ad hoc all'aeroporto di Fiumicino

Inaugurato al Leonardo da Vinci un luogo di relax e degustazione per i passeggeri in partenza. Ci saranno tutti i vini dell'azienda trentina, che vanta una quota di mercato del 25 per cento del metodo classico italiano, oltre alle etichette di alcune grandi famiglie italiane del vino. E poi i piatti dello chef Alfio Ghezzi

Una bollicina di qualità (e rigorosamente italiana) prima di decollare. La potranno degustare i passeggeri dell'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, grazie all'apertura avvenuta pochi giorni fa del Ferrari Spazio Bollicine aperto nell'area B del terminal 1 (in corrispondenza del gate 8) dello scalo romano. Un luogo dove trascorrere una piccola pausa in un luogo tradizionalmente frenetico, all'insegna dello stile di vita italiano, quello che tutto il mondo ammira e invidia.
Già l'ambiente è di altissimo profilo: lo spazio infatti è espressione del migliore design italiano, un'area elegante realizzato su progetto di Robilant & associati e impreziosito da alcuni mosaici di Bisazza che riproducono la «F» dell'azienda trentina. Poi naturalmente ci sono i vini di una delle più rinomate aziende spumantistiche italiane. Fondata nel 1902 da Giulio Ferrari e oggi di proprietà della famiglia Lunelli, la Ferrari da anni è sinonimo di vino spumante di qualità, grazie alle uve coltivate nelle alte colline trentine rispettando il disciplinare del Trentodoc e grazie alla cura del processo produttivo. Ferrari detiene una quota del 25 per cento del mercato del metodo classico ed esporta le sue etichette in oltre cinquanta Paesi distribuiti in tutti i continenti. Ma non solo i numeri sono importanti: lo stile Ferrari si declina in undici etichette, dal Brut, al Rosé, dal Demi-Sec al Maximum Brut, dal Maximum Rosé al Maximum Demi-Sec fino ai millesimati: il Ferrari Perlé, il Ferrari Perlé Rosé, il Ferrari Perlé Nero, il Ferrari Riserva Lunelli e il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. La caratteristica dello spazio aeroportuale sarà che anche le riserve più pregiate sono in degustazione al calice, a prezzi contenuti. Accanto alle bollicine sono proposti tutti i vini fermi, trentini, umbri e toscani, delle Tenute Lunelli e alcune prestigiose etichette, con un omaggio, a rotazione, alle grandi famiglie del vino italiano, iniziando con Gaja (Barbaresco), Biondi Santi (Brunello di Montalcino) e Allegrini (Amarone).
Naturalmente oltre a bere sarà possibile anche mangiare grazie agli abbinamenti ideati da Alfio Ghezzi, chef stellato della Locanda Margon, il ristorante di casa Ferrari, che ha voluto valorizzare le specialità di varie zone della penisola all'insegna della semplicità e della verità senza rinunicra ella creatività malgrado il limite di poter proporre solo piatti freddi. Uno spazio sarà riservato al territorio che ospita, con la presenza di link romani come i carciofi o le puntarelle.
«Nato in alcune delle piazzette più prestigiose d'Italia, il Ferrari Spazio Bollicine arriva per la prima volta in un contesto aeroportuale con un concept innovativo. Questo è un passo importante perché può costituire un modello per creare nel mondo altri locali all'insegna di quell'arte di vivere italiana di cui Ferrari è espressione», dice Matteo Lunelli, presidente delle cantine Ferrari. «La formula dello Spazio Bollicine, oltre ad essere di grande pregio, si rivela molto adatta al contesto degli aeroporti, dove la clientela è molto attenta alla qualità e all'innovazione», dichiara Sergio Castelli, amministratore delegato di MyChef, che ha realizzato lo spazio in partnership con Ferrari. Lunelli e Castelli hanno anche ringraziato Aeroporti di Roma, la società di gestione di Fiumicino, che ha collaborato concedenzo lo spazio.

«Ferrari spazio bollicine si aggiunge alla già variegata offerta di food and beverage che caratterizza il Leonardo da Vinci, con 11.500 metri quadri destinati alla ristorazione», dice Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato di Adr.

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