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Bollino blu ai locali contro la movida selvaggia

Al di là delle multe, al di là delle ordinanze. I locali della movida si autoregolano e sottoscrivono le regole di buon comportamento. Quest’estate quindi la convivenza con i residenti del quartiere sarà un po’ più semplice, almeno nelle premesse. In tutti i locali che sottoscrivono il vademecum contro la movida selvaggia, sarà esposto il «bollino blu» che ne certifica gli impegni presi: niente alcol agli under 16 e alle persone già alticce, niente bottiglie e bicchieri di vetro all’esterno dei locali dopo le 21, steward contro la sosta selvaggia e gli assembramenti rumorosi, pulizia dello spazio in concessione e «accortezza» nella diffusione della musica e in alcune operazioni che potrebbero essere «moleste», come abbassare la saracinesca e lo smaltimento del vetro. Non solo, si farà attenzione anche alla gestione dei rifiuti delle cucine, per evitare che rimangano accatastate troppe ore sui marciapiedi. Fuori dai locali e dai condomini attigui sarà esposta anche una locandina con le «buone regole» per gli avventori: tenere un comportamento rispettoso del riposo dei residenti, moderare la voce e i rumori molesti dopo le 23, usare cestini e bidoni dell’immondizia, evitare la sosta irregolare, non sporcare i muri.
Il codice di autoregolamentazione - che era già stato allegato alla delibera approvata dalla giunta comunale - sarà consegnato a mano (con tanto di firma di ricevuta consegna) a tutti i gestori dei locali che tengono aperto anche oltre la mezzanotte, a cominciare da area Navigli, corso Sempione, Arco della Pace, Garibaldi e Brera. Mittente: l’Epam, l’associazione milanese dei pubblici esercizi, che rappresenta 6.400 locali, di cui 761 notturni, 1.596 ristoranti e 108 discoteche. In particolar modo, nelle zone calde della movida estiva, i locali sono 541 e 36 le discoteche.
E chi non rispetterà le regole? «Verrà intimato a rispettarle - spiega il vicepresidente vicario di Epam, Alfredo Zini -. Altrimenti, per i recidivi, potremmo anche valutare provvedimenti come l’espulsione dall’ente. Non vogliamo più una Milano blindata da ordinanze coprifuoco, ma vogliamo una città aperta, attrattiva dal punto di vista turistico e che viva la sera nel rispetto della convivenza civile». A completare l’opera del codice di autoregolamentazione, si attende ora il via libera del Consiglio comunale alla delibera sui «criteri per il rilascio delle nuove autorizzazioni all’apertura e per il trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande», approvata lo scorso ottobre in giunta e ora fra i 5 provvedimenti giudicati «prioritari» dall’amministrazione per i quali l’aula di Palazzo Marino è stata convocata in via straordinaria per il 28 aprile.

«Questo è un grande passo avanti - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - e spero che il consiglio comunale approvi le nuove regole. La campagna e il codice rappresentano il segnale di una nuova fase che si avvia fra Epam e il Comune, una fase di cooperazione per conciliare il sano divertimento e il rispetto della sicurezza».

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