Ancora problemi per gli automobilisti milanesi. Ai blocchi del traffico, allincubo del parcheggio e allo sciopero dei benzinai, si aggiunge una novità introdotta dalla Finanziaria: il nuovo sistema tariffario del bollo che porterà un beneficio solo a una piccola percentuale di milanesi, circa il 23 per cento degli automobilisti. Chi fa parte di questa élite?
Chi si può permettere una vettura con caratteristiche ambientali meno inquinanti (Euro 4 o Euro 5), lunica categoria per cui la Finanziaria non ha previsto aumenti rispetto agli importi in vigore nel corso del 2006. «Mi sembra che sia stato applicato il principio di Robin Hood al contrario: si spremono i poveri, per privilegiare i ricchi», denuncia il presidente della Casa del Consumatore, Fede Pellone.
La pioggia di aumenti infatti, si abbatte sui milanesi che non possono permettersi di acquistare auto nuove e meno inquinanti. Secondo il principio che ha ispirato la riforma, gli aumenti previsti sulle tariffe diminuiscono man mano che si riduce lattitudine allinquinamento del motore. Eccezione per le vetture energicamente efficienti ma con una potenza superiore alla media (oltre i 100 kw), per le quali è previsto comunque un aumento per i kw in eccesso rispetto ai primi cento.
Secondo il nuovo tariffario quindi, il bollo delle auto più nuove e meno inquinanti costerà come lanno scorso, mentre è previsto un ritocco in aumento per le classi ambientali del motore a maggiore propensione inquinante (da Euro 3 a Euro 0), di fatto la maggioranza delle auto circolanti in città. Dalla teoria alla pratica: un milanese che possieda una Punto con potenza pari a Kw 66 (90 Cv) di classe ambientale Euro 3, pagherà 178,20 euro. Calcolatrice alla mano, questa cifra si ottiene moltiplicando la tariffa unitaria a Kw, pari a 2,70 euro, stabilita relativamente alla classe Euro 3, per il numero dei Kw. Un altro cittadino che possieda la stessa auto appartenente a una classe ambientale Euro 4 invece, pagherà 170,28 euro perché agli stessi kw andrà moltiplicata una tariffa più bassa, pari a 2,58 euro, importo uguale alle tariffe in vigore lo scorso anno. Ma quanto tempo sarà necessario perché a Milano si rinnovi il parco auto?
«È difficile fare delle previsioni - chiarisce il direttore regionale dellAci, dottor Guido Riccio - più incentivi ci saranno e più il riciclo sarà veloce. La regione Lombardia ha già fatto qualcosa in più rispetto al resto dItalia, ma prima di un quinquennio sarà complicato raggiungere tale obiettivo».
Come i milanesi, anche gli automobilisti stranieri: «In tutto il mondo si sta spendendo di più per mantenere lauto - chiarisce Roberto Brunelli di Assoutenti - ma se questo sforzo servirà per far fronte al problema ambientale ben venga, limportante è che questi soldi non finiscano nel calderone».
Al volante di una monovolume o di un suv, sembra proprio che il milanese non voglia rinunciare allauto: «Oggi guidare è diventata una necessità - conferma Riccio - ma sono certo che se i milanesi potessero usufruire di un trasporto pubblico più efficiente, rinuncerebbero volentieri a tutti questi oneri».
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