La giornata politica di ieri è iniziata nel nome di Piero Marrazzo. Il governatore uscente è stato evocato sia dalla Bonino che dalla Polverini. Entrambe hanno preso le distanze dal giornalista Rai prestato alla politica. La Bonino ,ospite della finestra televisiva mattutina di Maurizio Belpietro, ha puntalizzato con fermezza sui diversi aspetti della vicenda che è costata la poltrona di governatore al noto giornalista. «Il caso Marrazzo - spiega la Bonino - ha risvolti giudiziari di cui si occupa la magistratura, risvolti di compassione umana, che penso riguardino tutti, e risvolti di comportamento politico che sono da condannare. Non mi appartengono e su quello penso che ci sia da voltare pagina». Ancor più laconica la risposta data dalla Polverini a un commerciante del mercato di piazza Gimma (quartiere Africano). «Mi raccomando non spendete i soldi coi trans» è la battuta rivolta al candidato in visita al mercato rionale. Più di un «Non penso proprio» la Polverini non va. La sua facondia la riserva per questioni più importanti. «Stiamo ipotizzando una rete di sostegno a favore degli anziani soli - spiega la Polverini agli operatori del mercato e ai loro clienti -. Con i comuni che aderiranno al programma metteremo a disposizione spazi per larte, lo sport e la musica. Così da ricreare le condizioni che tolgano gli anziani dalla solitudine».
Fin dai primi giorni di campagna elettorale il segretario dellUgl preferisce concentrarsi sul programma. «Credo sia naturale che così come esiste lautomatismo in crescita dellimposizione fiscale ci debba essere anche lautomatismo in decrescita» spiega ai vertici della Federlazio dando avvio alla Campagna dellascolto. «Come nel caso in cui cè troppo debito - aggiunge il candidato del Pdl - che fa sì che scatti laddizionale Irap e Irpef, automaticamente nel momento in cui si esce dal debito con il piano di rientro è naturale che si vada a sgravare in termini fiscali allo stesso modo. Sto lavorando a un nuovo piano che intendo rinegoziare con il governo che valorizzi i poli deccellenza pubblici e privati e che ancora prima di tagliare sui posti letto incida sugli sprechi, sui costi della politica e della burocrazia».
Anche la Bonino si rimbocca le maniche ma prima del programma pensa allufficio. La sua priorità, al momento, è la costituzione di un comitato elettorale. Pur senza un tetto sulla testa la Bonino non viene risparmiata dalle frecciate degli avversari politici che vedono come «insolita» la sua candidatura come capolista radicale anche in Lombardia. «Sembra che fino alle elezioni di marzo la Bonino abbia ricevuto il dono dellubiquità» ironizza Gianni Sammarco, coordinatore romano del Pdl. Lesponente radicale assicura che il suo impegno per la campagna elettorale nel Lazio, ma non entra nel dettaglio. Il tetto, pardon lufficio, è più urgente (i suoi fedelissimi stanno cercando un locale di almeno 400 mq).
Nellagenda della Bonino cè anche il confronto con i circoli del Pd previsto per questo fine settimana. Sarà loccasione, per il candidato del centro-sinistra, di raccogliere idee e suggerimenti dalla base del Partito democratico. Cresce, infatti, la curiosità di vedere se queste idee e questi suggerimenti coincidano o meno con quelli dei vertici del Pd.
E sempre domenica si saprà se la nuova formazione di Rutelli (lAlleanza per lItalia) appoggerà la Bonino. Di sicuro cè il rifiuto a un ticket con la Polverini. Ai centristi, si sa, piace arrivare tardi e dire sempre lultima parola.
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