Un noto adagio popolare recita «labito non fa il monaco», un altro declama «i soldi non sono tutto nella vita», un altro ancora ricorda «lestetica è qualcosa di secondario contano sopratutto i valori».
Un variegato patrimonio culturale, intriso di saggezza antica, che però pare essere in aperto contrasto con le vivaci e complesse dinamiche della realtà milanese. Un recente sondaggio indica infatti l'aumentare del numero delle persone che sarebbe disposto a sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica per migliorare il proprio aspetto fisico. Un consumatore su cinque sarebbe disponibile a ricorrere alla chirurgia estetica, secondo un sondaggio realizzato da ACNielsen.
«Laspetto fisico esercita un ruolo importante nello sviluppo delle relazioni», afferma il chirurgo estetico Paolo Santanchè, «in quanto via privilegiata della comunicazione. Attraverso di esso si realizza la manifestazione del proprio essere e del proprio vissuto. Unimmagine soddisfacente - continua Santanchè - crea le basi per unapertura immediata». Gli adolescenti e i ventenni milanesi e italiani in generale, sono tra i più recettivi all'idea della chirurgia plastica rispetto ai consumatori più adulti, secondo il sondaggio, realizzato consultando 22.780 utenti Internet in 41 mercati in tutto il mondo. L'Associazione Europea di Chirurgia Estetica, infatti, concorda sul fatto che seppur in aumento le richieste di interventi estetici in Lombardia come in Italia, in realtà non esistono dati precisi riguardo al numero esatto di interventi praticati annualmente. In quanto i chirurghi estetici sono liberi professionisti e non fanno capo alla Camera di Commercio. Ma, secondo gli esperti, cè di anno in anno un incremento di ricorso al bisturi tra gli adolescenti del 20 per cento.
Di fatto più il look del milanese sarà ricercato e curato nei minimi particolari e più il suo alone di successo sarà sinonimo di carisma, intraprendenza e affidabilità. «La milanese in carriera dovrà avere un look sportivo e sbarazzino alla Meg Ryan», dichiara Aldo Coppola, noto Hair stylist, «non dovrà assolutamente sembrare una sciura o una barbie per intenderci, ma dovrà avere unimmagine apparentemente disinvolta anche se curata». È daccordo anche Nicola Sorrentino, dietologo dei vip: «A Milano è sicuramente più importante essere belli fuori che belli dentro. Non a caso ci sono sempre più aziende che formano dei corsi proprio basati sullimportanza dellimmagine nella società. In ogni caso magro è bello», prosegue Sorrentino, «anche se in certi casi è meglio avere magari un chilo in più ma con un aspetto sano, che essere troppo magri».
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