Boom di proteste per i fracassoni della notte

Notti insonni. In corso Como dove c’è la discoteca che ha la pista per ballare all’aperto, in viale Montenero dove il locale alla moda attira fiumi di giovani che si accampano sui marciapiedi fino a tardi. Sui Navigli, all’Idroscalo, alle Colonne di San Lorenzo dove al fracasso si aggiunge la sporcizia, bottiglie lasciate in mezzo alla piazza e bisogna fare lo slalom per non cadere. La mappa del rumore ha bandierine rosse in tante zone della città. I residenti sono esasperati e si «attaccano» al computer o al telefono. Il difensore civico riceve 2-3 e-mail di protesta al giorno, i vigili nell’ultimo mese hanno già risposto a 663 chiamate contro gli schiamazzi notturni. Solo nell’ultima settimana, sono state 174, più o meno in linea con quelle ricevute un anno fa negli stessi giorni.


Visto che la pazienza dei cittadini è al limite, il loro difensore, Alessandro Barbetta, lancia un appello a Palazzo Marino: «Dato che nel caso dei Navigli il nuovo sindaco si è mostrata sensibile al sonno dei residenti, il consiglio approvi al più presto la mappa del rumore consentito in città».

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