«Una soluzione che concilia la necessità di tutelare la salute dei cittadini, col blocco del traffico, con quella altrettanto importante di sostenere la ripresa dei consumi». Il vicepresidente dellUnione del commercio Renato Borghi è soddisfatto e ringrazia «lassessore Nicoli Cristiani per aver accettato di lavorare in questa direzione. Se il 7 gennaio le auto non circoleranno si determinerà una riduzione dei ricavi per i negozianti, ma farla coincidere con lavvio dei saldi sarebbe stato ancora più dannoso». Sollievo a metà per il presidente provinciale di Confesercenti Pietro Rosa Gastaldi: «Fare un blocco del traffico nei primi giorni di saldi è sempre e comunque negativo. Sarebbe stato meglio lasciare le scadenze comerano e rimandare lo stop alla settimana successiva». Stando ormai così le cose, però, si augura almeno che la giunta lombarda «dia ai negozianti il permesso di tenere aperto domenica senza utilizzare uno degli 8 bonus a disposizione». Argomento che sarà in discussione giovedì, e su cui il governatore potrebbe essere meno generoso.
I saldi, sottolinea Gastaldi, «sono unoccasione importante per il settore. Dalle vendite natalizie sono arrivati segnali incoraggianti rispetto al 2004, una debole ripresa che ha interessato anche il settore dellabbigliamento, in particolare per quanto riguarda scarpe e pelletteria». Cè sempre, precisa, «una tendenza al risparmio, specie da parte della classe media che ha abbandonato i regali di lusso per quelli.
Borghi (Unione): «Soluzione che concilia tutela della salute e ripresa dei consumi»
Confesercenti: «Era meglio fissare il divieto lontano dai giorni decisivi per le svendite»
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