O ggi parliamo di birra. Non una qualsiasi ma la Birra del Borgo, uno dei due marchi che - con la piemontese Baladin - ha fatto la storia recente ma già gloriosa della birra artigianale italiana, che ora ci fa guardare con altri occhi (e altro naso, e altra bocca) a questa bevanda che fino a qualche anno fa era solo il piacevole ristoro estivo.
Birra del Borgo ha concluso qualche settimana fa a Milano - nella trattoria Trippa che costituisce ormai uno degli indirizzi imperdibili della Milano da mangiare - una serie di serate realizzate in alcune grandi città europee (Roma, Parigi, Londra, Bruxelles) tutte giocate sulla bizzarria: chef bizzarri e birre bizzarre, quelle che sono il marchio di fabbrica del birrificio nato nel 2005 a Borgorose, tra i boschi di una delle zone più belle e misconosciute dìItalia, l'Alta Sabina, dove il Lazio profuma di Abruzzo. Il patròn è Leonardo Di Vincenzo, che aveva iniziato qualche anno prima a fare birra in casa per hobby e poi decise di farne un mestiere e perciò viaggiò per l'Europa alla riscoperta degli antichi stili birrari tra le abbazie belghe, i pub inglesi e i birrifici tedeschi.
La birra che ha fatto conoscere la Birra del Borgo in Italia e nel mondo è la Duchessa, prodotta dalla fermentazione del farro degli omonimi monti. Ma come detto ci sono molte etichette da fàmolo-strano nella carta BdB.
Come quelle degustate nella serata milanese: l'Equilibrista (una via di mezzo tra birra e vino, con il 40 per cento di mosto di Sangiovese, pensata per gli abbinamenti gastronomici), l'Etrusca (che fermenta in anfora e ha una silhouette deciamente antica), la Vecchia Tripel (stile belga e maturazione per sei mesi in botti che hanno ospitato brandy), la Perle ai Porci (una Stout a cui vengono aggiunte durante la bollitura ostriche fresche e telline del litorale romano) e la Lost Barrel, una birra d afine pasto che (per ora) non è distribuita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.