Borsa Italiana, via all'accordo con Londra

Il cda di Borsa spa accetta l'offerta della britannica Lse: 1,6 miliardi di euro. All'ad Massimo Capuano il compito di perfezionare l'intesa. Dalla Banca d'Italia, Draghi: "Bene l'apertura all'estero"

Borsa Italiana, via all'accordo con Londra
Milano - Il consiglio di amministrazione di Borsa Italiana ha accettato la proposta di presentata dalla britannica London Stock Exchange e ha dato mandato all’amministratore delegato Massimo Capuano di perfezionare l’accordo con la Lse.

L'offerta Da quanto si apprende da fonti vicine alla vicenda, l'offerta è di 1,6 miliardi di euro che verranno versati in massima parte in carta. Il pagamento in contanti, per un ammontare minimo, riguarderà solo i soci minori. Il concambio è di 4,9 azioni Lse ogni azione Borsa italiana. L'operazione sarà chiusa "in tre/quattro mesi, sicuramente entro l'anno".

Il nuovo cda Fonti finanziarie sostengono che il cda della nuova società, che nascerà dalla fusione tra Lse e Borsa Italiana, sarà costituito da 12 membri, cinque italiani e sette inglesi. Nella holding, di controllo Lse, Angelo Tantazzi sarà vice-presidente, mentre Massimo Capuano sarà il numero due operativo.

I consiglieri All'uscita dalla cinque ore di riunione dei vertici di Borsa spa,Pietro Modiano, direttore generale di Intesa San Paolo si è detto "molto contento" della trattativa. E ha aggiunto: "I dubbi sono stati risolti". Molto soddisfatto anche il consigliere Massimo Segre, che ha commentato: "Faccio tutti i complimenti possibili all’ad Massimo Capuano".

I politici Il ministro Pierluigi Bersani si dice "favorevole in astratto alla fusione delle due borse". Ma aggiunge: "Bisogna vedere i termini concreti della questione e poi commenteremo". Mentre il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha commentato: "Mi pare indubbiamente una delle tante manifestazione dell’avanzare di un processo di globalizzazione, di connessione tra i mercati che si rivela anche nelle borse, che sono i luoghi di formazione o meglio di registrazione delle politiche finanziarie".

Borse e integrazione finanziaria Secondo Bertinotti, "le Borse sono tra i luoghi più esposti e protagonisti di questo processo di integrazione finanziaria".

Il presidente della Camera non esprime comunque un giudizio sulla operazione. E conclude così: "Vedremo. Il mio commento riguarda sempre più i processi che non gli effetti che essi determinano sull’andamento economico-sociale del Paese".

Draghi e Banca d'Italia Da palazzo Koch, sede della Banca d'Italia, arriva "apprezzamento per la fusione tra Borsa Italiana e Lse perché viene accolto l’invito espresso dal governatore il 31 maggio ad uscire dall’isolamento". "In un contesto internazionale in rapida evoluzione - aveva detto Draghi in quell'occasione - restano non definite le strategie che Borsa Italiana intende intraprendere: un chiarimento degli azionisti è necessario". Secondo la Banca d'Italia, l'operazione "offre grandi prospettive di sviluppo a chi vi si inserisce, ma apre interrogativi sul destino a lungo termine di chi ne resta ai margini".
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