Torna, a grande richiesta, e questa volta con la «benedizione» del cardinale Angelo Bagnasco che ha tolto il veto, la Messa in genovese.
È bastato un chiarimento sulle modalità della celebrazione e finalmente i fedeli appassionati del dialetto (o quei tanti genovesi che magari si sentono più a loro agio con la lingua parlata in casa fin dalla nascita) potranno partecipare alla celebrazione eucaristica che avrà validità per rispettare il precetto. AllAbbazia del Boschetto, in via Boschetto a Cornigliano (da corso Perrone) domani, giorno dellEpifania, la celebrazione sarà infatti officiata da monsignor Luigi Noli, rettore del santuario delle Grazie al Molo con la predica in dialetto.
Proprio questo aspetto è stato decisivo per superare le perplessità del cardinale Bagnasco, che contrariamente al suo predecessore non aveva dato lautorizzazione alla celebrazione in lingua diversa da quella italiana. Monsignor Noli infatti non «tradurrà» in dialetto lintera liturgia, non reciterà le tradizionali preghiere affidandosi al genovese, ma utilizzerà la parlata degli avi solo al momento di rivolgersi ai fedeli per la spiegazione del Vangelo e delle Sacre Scritture. In questo modo verranno anche superati i timori legati alla traduzione dei testi del Messale, che non possono essere affidati alla libera interpretazione o alladattamento di un singolo.
Il cardinale Bagnasco ha dunque autorizzato la celebrazione e l«esordio» della Messa in genovese è stato fissato proprio in occasione di una ricorrenza particolare. Lappuntamento è infatti per domani alle 15.30 con i Magi nel Presepe e alle 16 si terrà il concerto dellEpifania della Corale Unitre diretta dai maestri Franco e Mario Zambelli. Alle 17.30 la Santa Messa che presenterà, accanto alla tradizionale liturgia, alcune riflessioni in dialetto. Nel corso della giornata sono previsti anche interventi di Franco Bampi, presidente dellassociazione culturale «A Compagna» e di Maria Vietz con la presentazione di Matilde Gazzo.
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