
Un auditorium tecnologico da 400 posti, l'arena estiva per i concerti all'aperto, la scuola di musica elettronica con mensa e bar (aperti anche al quartiere), due sale prove, studi di registrazione progettati con elevati standard di acustica, la Palazzina ex Chimici che si trasforma nella scuola di pop, rock e jazz, il campus per gli studenti con 200 posti letto, una piattaforma unica per la musica immersiva sul modello di Harvard o Stanford. E molto altro. Sono partiti ufficialmente i cantieri per il "Bosco della Musica", la nuova casa del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano a Rogoredo. Un'area scelta "non a caso - ha sottolineato ieri il ministro dei Trasporti Matteo Salvini -, da boschetto della droga e dello spaccio a bosco della musica, dell'arte, dei giovani, del bello: oltre agli interventi di sicurezza ci aiuterà a cambiare il volto di quella zona". Con la firma del contratto d'appalto tra il Provveditorato interregionale Opere pubbliche per la Lombardia e la società Notarimpresa spa, ieri nella sede storica del Conservatorio in zona Monforte, presenti Salvini, il sindaco Beppe Sala, il governatore Attilio Fontana, il prefetto Claudio Sgaraglia, il direttore del Conservatorio Massimiliano Baggio e il presidente Giovanni Fosti, è scattato anche il countdown, due anni di cantiere per arrivare all'inaugurazione entro dicembre 2027. Con siparietto tra Sala e Salvini incluso. "Non vedrò l'apertura perchè non sarò più sindaco ma mi hanno promesso che mi inviteranno. Fontana invece sarà ancora presidente e avrà questa fortuna" la battuta di Sala. E il vicepremier della Lega gli strizza l'occhio: "Visto che vinceremo noi le elezioni comunali, ti assicuro che ti inviterò personalmente, tieniti libero".
L'investimento per la realizzazione del Campus e dell'Auditorium ammonta a 61,6 milioni di euro, già stanziati, anche se si partiva da 49 milioni e i costi sono lievitati. Il Mit ne ha messi 20, il Ministero dell'Università 15, Regione 26,6 e il Comune ha concesso per 90 anni un'area di 13.274 metri quadrati, oltre all'immobile di 1.432 mq. Il progetto dello studio torinese Settanta7, vincitore del concorso internazionale di architettura nel 2022, prevede edifici distinti per funzioni. Il cuore simbolico del progetto è l'Auditorium con le pareti sono ricoperte da un sistema ceramico in sette cromie differenti. La palazzina ex Chimici, vincolata, diventerà la sede della scuola di rock, pop e jazz. Tutti i volumi sono ispirati alla struttura della foglia e alla "propagazione delle onde sonore". Il "Bosco della Musica" è pensato come un "luogo aperto", senza recinzioni. Davanti al Campus nascerà un grande parco e gli spazi al piano terra (come la mensa) saranno accessibili anche al pubblico in orari extra scolastici.
"A soli due anni dalla firma dell'accordo mettiamo a terra il progetto, viva il modello Lombardia" sottolinea Fontana. Sala ricorda che "parliamo sempre di rigenerazione del territorio avendo in mente l'urbanistica, ma la rigenerazione passa anche dalla cultura e dal sociale, questo progetto porterà grande qualità umana". E ricorda che è vicino al quartiere Santa Giulia e alla nuova Arena - o PalaItalia - che ospiterà le gare di hockey su ghiaccio durante le Olimpiadi invernali 2026. "Bene sui tempi e stiamo lavorando in maniera molto più proficua" con il governo "sugli extracosti, vedrò entro fine mese la società Eventim" che realizza il progetto, anticipa. Salvini aggiunge che "61 milioni di euro sono tanti, ma la cultura è anche business, benessere, socialità".
E ricorda l'attenzione del governo per la Lombardia, che si traduce in "41 miliardi e 700 milioni di progettazioni, un impegno che non ha precedenti". Ad esempio: "Entro il 2032 la M1 arriverà a Baggio e Olmi, e con mezzo miliardo in più di nuove opere porteremo la M5 a Monza".