Buona critica, buon pubblico ma il film di Placido con Kim Rossi Stuart potrebbe essere tolto dalle sale. La ricostruzione dei crimini della banda della Magliana, ritratta nell'ultimo film di Michele Placido «Romanzo criminale», lederebbe infatti l'onorabilità del pentito Maurizio Abbatino.
Per questo, l'avvocato del «Crispino», come era noto il componente dell'associazione malavitosa, ha chiesto la messa in mora alla Cattloya, che ha prodotto la pellicola, e alla Warner Bros, che ha affiancato la casa cinematografica insieme all'inglese Crime Novel e alla francese Babe.
La pellicola in questione porta sullo schermo la storia della banda della Magliana. Fra i protagonisti, accanto alle figure di spicco, c'è anche quella di Abbatino, che dopo l'arresto a Caracas nel gennaio 1992 aveva cominciato a collaborare con la giustizia, chiarendo molti dettagli della storia dell'organizzazione.Il legale promotore dell'iniziativa è lo spezzino Enrico Vigorito.
In una lettera raccomandata, aveva dato cinque giorni di tempo alla produzione: dopo di che ha annunciato di voler procedere con la richiesta del ritiro del film di Placido dalle sale italiane, per tutelare l'onorabilità del pentito.
Abbatino, che le cronache dell'epoca descrivevano come timido, freddo, di poche parole, non ha gradito la ricostruzione dei fatti della trama, che attribuisce diverse responsabilità da quelle che gli sono state in realtà attribuite anche in episodi differenti da quelli tradizionalmente riconducibili alla Magliana, come la strage di Bologna o il rapimento Moro.
Il film, 105 minuti, con un cast notevole che conta su Stefano Accorsi, Gianmarco Tognazzi e Kim Rossi Stuart, è stato accolto con favore dalla critica e dal pubblico ma a questo punto il film rischia addirittura di essere messo in mora per lesa onorabilità.
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