da Los Angeles
«L'altro giorno guardavo mio figlio giocare alla playstation. Stava sparando, guardando meglio ho visto che stava sparando ad un uomo, guardando meglio ancora mi sono accorto che luomo a cui stava sparando aveva i tratti di un arabo. Mi sono spaventato. Stiamo insegnando ai nostri figli ad odiare queste persone». Lepisodio è stato raccontato da Raoul Bova al Los Angeles Italia Film Festival, dove è stato presentato il piccolo ma interessante film Io, laltro di Mohsen Melliti, in Italia dal 30 marzo, che vede protagonista l'attore romano, insieme a Giovanni Martorana, nei panni di due pescatori, uno siciliano e uno tunisino, Giuseppe e Youssef.
I due, fraternamente amici, dividono tutto, compreso il nome (Youssef in arabo significa Giuseppe). Ma un giorno, sulla barca nella quale stanno pescando, arriva via radio una notizia: Youssef è sospettato di essere un terrorista. Da quel momento il sospetto si impadronisce di Giuseppe e la storia assume contorni tragici. «Il sospetto - dice Bova - è il sentimento che stiamo vivendo oggi. Ed è il risultato della guerra, della paura, dell'orrore. Stiamo generalizzando. Le colpe di un gruppo di terroristi stanno diventando le colpe di un intero popolo, composto da brave persone, padri e madri di famiglia».
Ieri sera al Los Angeles Italia è arrivato Vasco Rossi. Il rocker emiliano è nella città del cinema per la registrazione del suo ultimo video musicale e al festival presenterà insieme a Stefano Salvati È solo un rock n roll show.
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