Nel 1997, a 26 anni, arrivò, quasi sconosciuto, in Italia, a Perugia, e suonò per dieci sere in un piccolo teatro. Al suo primo concerto cerano una trentina di persone; allultima più di 200 - in uno spazio che ne conteneva molte meno - tenute a bada dai Vigili del fuoco. Numeri infinitesimali se paragonati a quelli del pop, ma che danno la misura di come il genio del pianista Brad Mehldau abbia colpito immediatamente nel segno.
Oggi Mehldau è un fuoriclasse, una stella del jazz che vola oltre generi e stili e che stasera e domani (doppio show alle 21.30 e alle 23.30) si esibisce per la prima volta al club Blue Note. Nel club milanese si annuncia una tripla festa: prima di tutto per i fan del jazz e della musica contemporanea. Poi per il Blue Note stesso che con un artista di questo calibro festeggia il suo quinto compleanno. Infine per Mehldau che - domani sera alle 21 - riceverà il Microfono dargento, assegnato ogni anno al personaggio che si è contraddistinto per «leccellenza della sua opera».
Brad Mehldau Microfono dargento per un pianista doro
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