Braga Radice: «Ecco come Sessa impiegherà le risorse»

Giovedì prossimo scattano gli «incentivi al consumo» varati dal governo. Che, per la prima volta nella storia, ha sancito la pari dignità del comparto industriale nautico con gli altri settori.
A questo proposito, Raffaella Braga Radice - presidente di Sessa Marine - ha diffuso una nota in cui spiega come il cantiere di famiglia utilizzerà i fondi, facendo anche interessanti previsioni.
«La nautica - ha detto - soffre tuttora della devastante crisi mondiale, ma dopo aver dimostrato negli anni passati di essere viva e capace di rappresentare nel mondo l’eccellenza del made in Italy, possiede ancora tutte le qualità per ripartire a pieno ritmo. Questi aiuti sono soprattutto un riconoscimento politico della validità del settore, fino a ieri sempre trascurato e perfino osteggiato. Troppo spesso ci si è dimenticati che la barca e il mare sono passioni, non ostentazione del lusso».
Raffaella Radice è convinta che il contributo per l’acquisto di motori di piccola e media potenza aiuterà senz’altro il core business di Sessa Marine (che produce barche fuoribordo dai 20 ai 30 piedi) e comporterà anche lo svecchiamento del parco natanti favorendo la sostituzione di vecchie barche (motori a 2 tempi) con barche moderne più efficienti con motori a 4 tempi più ecologici come, ad esempio, i modelli Key Largo (gamma open). «Il contributo per i nuovi stampi - ha aggiunto - darà ossigeno a un settore che deve comunque sempre investire per essere attuale e competitivo con altri Paesi quali Inghilterra e Francia, nostri concorrenti diretti, che hanno avuto politiche sempre più favorevoli alla nautica. Questo aiuto ci sarà prezioso per la progettazione di 5 nuovi modelli di media dimensione per la prossima stagione. L’ammontare degli incentivi (20 milioni di euro, ndr) è un primo grande segnale dato dal ministro Claudio Scajola, dopo la coraggiosa battaglia intrapresa dal presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni. Risorse che andranno a incentivare l’acquisto di motori fuoribordo (si stimano vendite di circa diecimila nuovi pezzi). A sua volta tale spinta contribuirà allo sviluppo delle vendite di natanti o battelli pneumatici, la cosiddetta piccola nautica.
Anche i nuovi stampi per le imbarcazioni di nuova generazione godranno di questo trattamento e si stima che i cantieri italiani possano quindi presentare ai saloni d’autunno almeno 60 nuovi modelli. Con nuovi stimoli all’acquisto. Senza contare gli aiuti per le tecnologie di stampaggio come il sottovuoto e l’infusione che limitano le emissioni di solventi.

Grazie a questa manovra di buon senso si svilupperà un ciclo virtuoso tale da portare nelle casse statali maggiori introiti - grazie all’Iva - rispetto a quanto erogato. Un processo di sostegno al nostro made in Italy che abbatte anche i pregiudizi del passato».
Fondata nel 1958 dalla famiglia Braga-Radice, Sessa Marine offre oggi ben quattro linee di prodotto.

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