Cronaca locale

Da Brecht a Goldoni: ritorno al «classico»

Nella prossima stagione in cartellone anche Shakespeare e Beckett. Escobar anticipa che nel 2007, a 300 anni dalla nascita, sarà celebrato il grande commediografo veneziano

Enrico Groppali

Se il neoassessore alla cultura Stefano Zecchi è prodigo di dotte citazioni e di un invidiabile sense of humour che lo ripaga di un momentaneo brutto incidente alla gamba che lo obbliga, dopo un bellissimo incipit, a ritirarsi prima del previsto dall’agone, Sergio Escobar - preceduto nell’ordine dagli assessori alla Provincia e alla Regione nonché dal compìto e deferente Emanuele Banterle - ci regala, al posto di certe magniloquenti dichiarazioni che troppo spesso sentiamo dalle labbra di alcuni personaggi che dirigono, ahinoi, certi teatri pubblici, un assolo degno di un salon intellettuale dei Bei Tempi. Comincia con una citazione di Boulez che ci mette tutti di buonumore in questi tempi difficili dove i tagli alla cultura e l’incremento alla confezione sono purtroppo di prammatica («la cultura è l’arte di rendere inevitabile l’improbabile») e, confortato dal positivo consuntivo di bilancio dello scorso anno, si dice ottimista riguardo a un eventuale correttivo della legge finanziaria e della drastica riduzione dei contributi del Fus (Fondo Unico dello Spettacolo). Sciorina orgoglioso il confortante numero degli abbonati (19.600) tra cui i giovani raggiungono la quota del cinquanta per cento e cinquemila tra teen-ager e supergiovani sono al di sotto dei 20 anni d’età. Poi illustra soddisfatto il cartellone del Piccolo che, sotto le tre cifre benaugurali 2005, 2006 e 2007 allinea il volto severo di Brecht e il cammeo agrodolce di Shakespeare alla sconcertante maschera di Beckett e alle guance paffute del nostro Goldoni. Di tre dei massimi autori di tutti i tempi si celebrano infatti tra breve una sbalorditiva serie di anniversari (di Brecht, l’anno venturo, il cinquantesimo della morte tutt’uno al varo, in via Rovello, della prima Opera da tre soldi di Strehler). Di Beckett nel 2006 il centenario della nascita, di Goldoni il 25 febbraio 2007 i trecento anni dalla sua venuta al mondo e di Shakespeare, se c’è da credere alle date, l’anno venturo il 390° della sua dipartita.
Ma veniamo ai fatti salienti. Il direttore, giustamente orgoglioso della recente trasferta del Piccolo in quel di Algeri, annuncia nuove tournée, la prima da domani a Mosca e la seconda da settembre in Usa del cadeau-portabandiera ossia il sempreverde Arlecchino di Soleri. In ripresa all’estero anche l’immortale Così fan tutte che,in occasione dell’annunciato anno mozartiano, da Atene raggiungerà prima la Russia e, dulcis in fundo, la Cina. Mentre Giulia Lazzarini riprende a Parigi Giorni felici, il Temporale partirà per un lungo tour nelle principali città italiane e di un poeta della canzone come Gaber tornerà in scena Il grigio. E le nuove produzioni? Si comincia col doveroso omaggio a Brecht di cui, dal 12 gennaio al 26 febbraio, verrà rappresentata una nuova edizione di Madre coraggio con la firma prestigiosa del canadese Robert Carsen, già noto al pubblico milanese per il famoso allestimento scaligero dei Dialoghi delle carmelitane di Poulenc, protagonista un’attrice legata al Piccolo da tanti felici exploit come Maddalena Crippa. Poi, dopo Milva canta Brecht (allo Strehler dal 29 novembre al 4 dicembre), ha inizio il lungo e promettente défilé Ronconi con la prima milanese del Diario privato da Léautaud appena presentato da Proclemer-Albertazzi al Teatro di Roma (al Grassi dal 9 al 26 febbraio), il debutto per l’Italia della nuova produzione dei Soldati di Lenz coi giovani diplomati del Piccolo (Teatro Studio, 11/13 aprile) e l’arrivo allo Strehler, dal 6 al 19 maggio, del Troilo e Cressida che Ronconi mette in scena per lo Stabile di Torino. Infine, in collaborazione con l’Università di Milano e la Banca Intesa, l’infaticabile Luca promette, dal 3 al 30 giugno 2006 allo Studio, il proseguimento del laboratorio di scrittura creativa Master class di cui quest’anno si è appena conclusa la prima ricognizione sul campo. Folto di grandi proposte inoltre il Festival Internazionale che quest’anno, da ottobre a maggio senza soluzione di continuità, allinea in cartellone, tra i tanti, Peter Brook col Grande Inquisitore da Dostoevskij (19 ottobre), Isabelle Huppert con 4.

48 Psychosis di Sarah Kane (9 dicembre), Robert Lepage con La Celestina di Nuria Espert (2 marzo) e, il 28 allo Strehler, I dieci comandamenti di Raffaele Viviani nella regia dell’enfant terribile del teatro tedesco, il giovanissimo Christoph Marthaler.

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