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Brescia La festa solo dopo mezzanotte, i tifosi sono "sequestrati" nello stadio

«A mezzanotte, uscite a mezzanotte» un coro che i frequentatori degli stadi italiani conoscono bene. Lo cantano, ritmato, i tifosi di casa all’indirizzo di quelli ospiti che, difatti, vengono trattenuti, chiusi in simil gabbie, fino a quando intorno allo stadio si è fatto il deserto. La scena è rimasta immutata per anni, fino all’altra sera, al «Rigamonti» di Brescia. Dove i responsabili (si fa per dire) dell’ordine pubblico hanno pensato di cambiare i fattori senza pensare al risultato. Alla fine della partita vinta dal Brescia sul Torino, hanno deciso di bloccare all’interno dello stadio 20mila bresciani, che avevano voglia di andare in strada a festeggiare la promozione in serie A, nella speranza che i 2mila e rotti abbacchiati, e assai incazzati, tifosi granata abbandonassero velocemente spalti e città. Ma gli ospiti non avevano alcuna fretta di salire sui pullman e togliersi dai piedi, bisognava esaurire la scorta di fumogeni e petardi. Risultato: donne, uomini e bambini bresciani sono rimasti all’interno dello stadio fino a mezzanotte.

Per la serie: portiamo le famiglie negli stadi.

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