nostro inviato al Nürburgring
Lui se ne sta tranquillo e osserva quel che gli accade intorno. Flavio Briatore spiega che sulla spy story non vuol dire nulla: «È una vicenda troppo grossa, troppo brutta». Diplomazia a manciate, dunque, che ieri ha alimentato nel paddock una voce che gira da tempo: quella che vedrebbe patron Briatore in pole per sostituire, dal 2009, Max Mosley in vetta al governo dellauto, la Fia. Sembra infatti che lavvocato inglese abbia sempre più intenzione di lasciare il trono motoristico nellottobre di quellanno e benché il suo delfino sia Tony Purnell, Briatore godrebbe dellappoggio vistoso del gran capo del Circuì, Bernie Ecclestone. Non solo: il suo contratto con la Renault scadrebbe proprio a fine 2008.
Alta diplomazia a parte, ieri sono scesi in campo i due big della spy story Ferrari-McLaren: Luca di Montezemolo da una parte, Ron Dennis dallaltra. Il presidente della Ferrari in unintervista a Sky ha sottolineato: «Logicamente si tratta di una vicenda brutta e grave che fa male allo sport e danneggia limmagine della F1 perché vengono meno i principi di lealtà... Pensate che cosa sarebbe successo se la Ferrari non fosse stata la vittima, ma quella coinvolta? Ci sono due inchieste in corso in Italia e Inghilterra, per cui non voglio e non devo fare commenti...». E Ron Dennis: «LAlta corte di Londra aveva detto di non comunicare a nessuno i contenuti del memoriale di Coughlan e noi, ritengo anche la Fia, abbiamo fatto così.
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