Per lei, la manifestazione Premio Videoclip Italiano (che oggi premierà Vasco Rossi per il miglior video) si è inventata un nuovo riconoscimento: il premio speciale «No censorship», niente censure. Per Ruby, in arte Rania Hussein, la «Britney Spears d'Egitto», cantante e attrice tanto adorata in Patria dai coetanei quanto osteggiata dalla censura, che vieta di trasmettere i suoi video e taglia i suoi film. «Non sapevo di questo premio, ma ne sono molto felice - dice la bella 24enne, sbarcata ieri a Milano, dove oggi ritirerà il premio - mi fa sentire ancora più forte e resistente agli attacchi».
In Egitto i giovani la fermano per strada, ma i suoi videoclip non vengono passati dalla tv nazionale perché ritenuti scandalosi mezzi di corruzione e i suoi film vengono tagliati - tanto che la sua ultima pellicola, girata dal suo mentore Sharib Sabri, in Egitto è stato talmente tagliuzzato da risultare incomprensibile. il Parlamento si occupa del suo abbigliamento e l'Associazione dei Musicisti la ostracizza. Ogni volta che esce un suo video scoppia un pandemonio, perché Ruby si veste in modo sexy, balla con fare provocatorio e racconta storie diverse da quelle tradizionali.
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