Washington - In un articolo pubblicato oggi nella pagina degli editoriali del Washington Post, il premier britannico Gordon Brown afferma che la crisi finanziaria in corso, «la prima di questa età globale», offre «l’opportunità di creare delle nuove regole per la nostra economia globale». «I problemi globali richiedono soluzioni globali», scrive Brown, sottolineando che le istituzioni finanziarie internazionali create dopo la Seconda guerra mondiale sono ormai «datate». Servono nuove istituzioni per questa «nuova era, in cui la competizione è globale, non nazionale, e le economie sono aperte, e non chiuse. I flussi internazionali di capitali sono così grandi che possono travolgere i singoli governi, e la fiducia, il più prezioso fra tutti i beni, è stata erosa».
Secondo il premier britannico bisogna dunque approfittare di questo momento per ridisegnare il quadro delle istituzioni globali, e questa settimana - scrive - «i leader europei si riuniranno per proporre le linee guida che dovrebbero ispirare questa nuova Bretton Woods: trasparenza, una sistema bancario solido, responsabilità, integrità e una governance globale».
Gordon Brown, il cui piano di intervento per fronteggiare la crisi in Gran Bretagna è stato imitato dai leader dell’Eurogruppo riuniti a Parigi la scorsa domenica, invoca quindi una cooperazione globale per riscrivere «le regole di questa nuova economia globale». «Se lo faremo - conclude - il 2008 sarà ricordato non solo come l’anno della crisi finanziaria ma anche come l’anno in cui abbiamo cominciato a costruire un mondo nuovo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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