da Milano
I prezzi dei carburanti bruciano nuovi record con la benzina che tocca 1,459 euro al litro - ma a Ischia è arrivata fino a 1,528 euro - e il Diesel che vola a 1,438 euro nella rete di distributori «serviti» dellAgip e della Tamoil.
Complice la fiammata delle quotazioni del greggio dei giorni scorsi (ieri però il petrolio ha toccato il minimo di 111,78 dollari al barile, per poi risalire oltre i 116 dopo lannuncio dei dati sulloccupazione Usa migliori delle attese) e la scadenza del bonus fiscale, che da giovedì ha portato a un rialzo di due centesimi al litro i prezzi sulle colonnine dei distributori italiani - secondo le nuove rilevazioni di Quotidiano Energia - si sono così portati sui nuovi massimi. E hanno messo a segno, solo nellultima settimana, rincari fino a 4,6 centesimi al litro. Il caro-carburanti, dicono Adusbef e Federconsumatori, può trasformarsi nel 2008 in un salasso da circa 1.700 euro per gli automobilisti. «Per i consumatori si prospettano giorni nerissimi - dicono le associazioni - ci vogliono interventi a livello strutturale e fiscale con la reintroduzione dello sconto sulle accise».
Un automobilista che consuma 1.200 litri annui, equivalenti a due pieni al mese, lanno scorso spendeva 1.524 euro per dodici mesi: oggi ne spende circa 204 in più. Per il gasolio si spendevano 56 euro a pieno, oggi, 70 euro. Annualmente si è passati da una spesa di 1.344 euro a una di 1.680, con un aumento di 336 euro.
Le associazioni dei consumatori sottolineano che «vi sono stati aumenti del carico fiscale, dovuti allIva che è tassa in percentuale, rispettivamente per la benzina di 2 centesimi e per il gasolio di 4 centesimi al litro. Ciò comporterà per lerario maggiori entrate per 336 milioni di euro per la benzina e di 1,2 miliardi di euro per il gasolio, cioè oltre un miliardo e mezzo in più allanno di entrate fiscali». Ma ridurre le tasse su benzina e gasolio si può: un eventuale taglio delle accise in Italia avrebbe il via libera della Commissione europea.
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