Buffon e Gattuso non si fermano «Ora pensiamo solo ai tedeschi»

nostro inviato ad Amburgo

Il premio come migliore in campo, i complimenti di Blochin, quelli di Lippi. E soprattutto uno show post partita con una risposta colorita alle polemiche. Rino Gattuso è protagonista anche dopo il match. «I complimenti? Mi scivolano via, ora ho in testa solo la Germania». E a proposito di tedeschi, arriva la reprimenda a un giornale che nel ’78 ci aveva rappresentato con spaghetti e un revolver. «Hanno offeso i miei genitori e tutta la mia gente. Il problema è che il direttore o è stato tradito dalla moglie oppure da piccolo è stato picchiato da un italiano. Bisogna avere rispetto, in questi giorni stiamo vivendo con i tedeschi che si occupano della nostra sicurezza e con i quali stiamo benissimo. Non capisco perché ci hanno offeso, mio padre ha lavorato qui per tanto tempo, viveva in 60 metri quadrati con uno stipendio di un milione al mese. Ripeto, ci vuole rispetto».
La Germania sarà il nostro prossimo avversario e Gattuso già pregusta la sfida. «Sono con la testa a quel match, ma guai a gasarsi troppo, bisogna gasarsi il meno possibile. I tifosi sono pro Germania? E’ vero che sono importanti, ma non giocano. Questa semifinale ce la giocheremo alla pari anche se l’ambiente sarà sicuramente ostile. Spero, anzi credo che avremo cinquanta possibilità su cento a testa di passare il turno. Metterei la firma per mandare la squadra in finale, saltandola io per squalifica». Il centrocampista del Milan racconta poi come ha vissuto i rigori della sfida tra i tedeschi e l’Argentina. «Ero in bagno, la partita con l’Ucraina l’ho preparata lì, la lotteria finale dei rigori non l’ho proprio vista. Con la Germania probabilmente ci starò di più...».
Buffon ricorda l’ultimo Italia-Germania dell’82: «Ero piccolo, giocavo sul balcone con i miei amichetti mentre i miei facevano festa». E sulla partita di ieri dice: «Questa e quella con il Ghana sono stati i migliori incontri dell’Italia, ora vogliamo continuare così. Sono meno stanco dell’altra volta, qui ad Amburgo c’è stato meno stress. La Germania in semifinale? Avversario durissimo, tutto un paese sarà con lei, bisogna affrontarli con la stessa mentalità espressa stasera (ieri sera, ndr), ma soprattutto con grande concentrazione e nessuna paura. Gli articoli contro di noi? Non mi sono sentito offeso, a casa mia mi hanno insegnato questa frase: “non ti curar di loro ma guarda e passa”». Zambrotta esprime la gioia per il gol che ha sbloccato la partita: «Una bellissima soddisfazione, non ne segno molti. Credo che il pallone sia passato sotto le gambe di un difensore e abbia quindi ingannato il portiere». Chiude capitan Cannavaro, autore di un’altra grande partita.

«Se gioco così bene è anche merito di tutta la squadra, personalmente sto alla grande anche dal punto di vista psicologico. Il risultato minimo della semifinale l’abbiamo raggiunto, ora pensiamo a divertirci e a far divertire. Con la Germania, squadra che ha dimostrato grinta e carattere, ci vorrà la determinazione tipica degli azzurri».

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