Burlando: «C’è scritto anche nel mio programma»

Claudio Burlando il presidente la mette fra il serio: «Certo, Enrico Vesco ha ragione, sta anche scritto sul mio programma che bisogna dare spazi ai giovani», e il faceto: «Naturalmente faremo tutto con i soldi presi dal suo capitolo di Bilancio». Ma intanto si allarga il fronte favorevole alla proposta dell’assessore regionale al Lavoro e all’Immigrazione di legalizzare le okkupazioni dei centri sociali.
C’è quella inaspettata alleanza con Massimiliano Costa il vicepresidente della giunta, neppure Vesco se l’aspettava. Fra i due non corre buon sangue dal primo litigio in giunta, ma questa volta si scambiano strette di mano e sguardi complici. In verità, ieri Costa ha spostato il tiro, introducendo l’ipotesi di dare immobili ai centri sociali, e sia, ma magari non quelli che occupano attualmente, beccandosi un «non se ne parla» dai diretti interessati. A dare man forte ai no global sono arrivati in forze invece Rifondazione comunista e Verdi. Che la loro solidarietà l’hanno messa nero su bianco, in un comunicato firmato dai consiglieri del consiglio di circoscrizione centro-ovest nel quale esprimono soddisfazione «per la riapertura di un dibattito molto importante per la città». Scrivono Giovanni Daneo, Sergio Triglia, Alessandro Lentini del Prc e Agostino Calvi dei Verdi: «Siamo convinti che i centri sociali genovesi, in questi anni, abbiano avuto un ruolo molto importante liberando e restituendo alla città nuovi spazi per l’aggregazione e la socialità.

Crediamo che il loro ruolo non sia solo quello di argine al degrado, ma che rivestano un ruolo importante nella creazione di “spazio pubblico”; promozione di cultura: musica, arte, teatro di buon livello e accessibile a tutti; integrazione sociale e dialogo interculturale; dibattito politico. Condividiamo, pertanto, la necessità di regolarizzare queste realtà facendo uscire dalla precarietà questi spazi restituiti ormai da tempo ai quartieri e alla città».

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