Il ricordo affiora improvvisamente: «Ho letto commenti - dichiara il presidente della Regione Claudio Burlando - su una mia presunta freddezza nei confronti di Giovanni Novi. Voglio solo ricordare che in occasione del confronto pubblico a Palazzo San Giorgio ho pubblicamente apprezzato il lavoro svolto da Novi prendendo le distanze dalla aggressiva campagna di cui era oggetto». Non basta: «Il mio atteggiamento recente - aggiunge Burlando - è stato dettato unicamente dal rispetto per lazione della magistratura che nulla toglie al rapporto umano particolarmente intenso che ho avuto e mantengo nei confronti di Giovanni Novi». Per la cronaca: il confronto pubblico cui si riferisce Burlando risale al 14 dicembre. Poi, stop. Intanto, cè un duro attacco ai pm degli avvocati di Novi, che si dicono «sconcertati» dal fatto che i magistrati inquirenti abbiano preso «per oro colato» le dichiarazioni del terminalista Ignazio Messina «senza verificarne in nessun modo lattendibilità». «Queste dichiarazioni - osserva lavvocato Cesare Corti Galeazzi, che con il collega Cesare Manzitti difende lex presidente - hanno dato origine allaccusa di concussione, unaccusa pesante, forse la più grave di quelle mosse a Novi. Ma non sono suffragate da alcun riscontro».
I legali si stanno preparando allinterrogatorio di garanzia previsto per domani leggendo i dodici faldoni di atti allegati alla richiesta dei pm Zucca e Cotugno di ordine di custodia. «Cercheremo di spiegare al gip i nostri argomenti - conclude Corti Galeazzi - così come faremo a tutti i nostri successivi interlocutori».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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