Roma

Il business antagonista dei no global

Festa grande al centro okkupato «Brancaleone» sulla Nomentana: appuntamento sabato 10 per «Shooting Silvio». Cinque euro a sottoscrizione l’ingresso per finanziare la produzione del film-sogno dei «compagni» di mezzo Stivale. La trama. Un giovane psicopatico ossessionanto dall’idea di uccidere il Presidente del Consiglio riesce nel suo intento dopo averlo sequestrato. Alla fine, però, viene crivellato di colpi dalla polizia. «Okkupato» nel ’90 dai ribelli antagonisti, l’abuso del Brancaleone viene suggellato definitivamente tre anni fa dal sindaco Veltroni che concede la struttura ai giovani dei centri sociali. Formalmente perché ne facciano un uso culturale. In realtà l’edificio si trasforma in nient’altro che una discoteca. Il tutto coi fondi dell’Unione Europea, della Provincia e del Campidoglio, come spiegano gli stessi okkupanti sulle pagine del loro sito internet. Che ai residenti la convivenza con quelli del Brancaleone piaccia davvero poco, al primo cittadino pare proprio non interessi. Come accade, del resto, anche al quartiere Marconi. Qui gli spazi dell’ex Cinodromo (dove dovrebbe sorgere una rimessa Trambus) da tempo sono occupati dai ragazzi di «Acrobax», altro centro sociale «amico» della giunta rosso-verde. Da un mese gli abitanti della zona stanno raccogliendo le firme per cacciarli.

Persino ai rom di vicolo Savini la vicinanza con gli estremisti in kefiah non va proprio giù.

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