Lo smog si ferma sotto il limite, per il terzo giorno consecutivo. Da oggi tornano sole e alta pressione e gli inquinanti, prevedono gli esperti, riprenderanno a salire. Per questo la Regione ha confermato il blocco totale del traffico. Dalle 8 alle 20 di domani, quattro milioni di lombardi dovranno lasciare l’auto in garage. Circoleranno solo i mezzi ecologici, compresi gli Euro 4 diesel (se con filtro anti polveri) e benzina. Non è stata prevista nessuna deroga per i tifosi che devono raggiungere San Siro per la partita di calcio Milan-Parma. Dovranno farlo con i mezzi pubblici, che l’Atm potenzierà durante le dodici ore del blocco. E per chi non rispetta i divieti, la multa è di 71 euro.
Il blocco del traffico torna dopo due mesi. Come a fine novembre, il Comune ha aggiunto poche deroghe a quelle previste dalla Regione (ed elencate nel grafico in alto): potranno circolare anche motorini elettrici, chi partecipa a battesimi, matrimoni e funerali, i pullman con più di 16 passeggeri. Sui mezzi pubblici dell’Atm, inoltre, con un solo biglietto giornaliero potrà viaggiare tutta la famiglia (due adulti e due minorenni).
Di lotta allo smog, ieri, si è in parlato in Regione al convegno organizzato dai Ds per fare un primo bilancio della nuova legge sull’aria. La Quercia rimprovera alla Regione dei ritardi nell’applicazione della norma, approvata a fine novembre con l’astensione («un atto di fiducia che non sembra ripagato») di Ds e Margherita. «Non è partito il tavolo di concertazione con gli enti locali previsto dalla norma. A bilancio, poi, sono stati messi solo 24 milioni di euro tra le spese correnti e 35 per gli investimenti, troppo poco per realizzare quanto promette Formigoni» accusa il centrosinistra. «Lunedì riuniremo i Comuni dell’area metropolitana milanese e presenteremo le nostre proposte per abbattere lo smog, dai nuovi treni agli incentivi per cambiare auto, al limite comprandola di seconda mano se la famiglia non può permettersi un modello nuovo» replica Marco Pagnoncelli, assessore regionale all’Ambiente. E sulla mancanza di risorse aggiunge: «Nei prossimi tre anni la Regione destinerà un miliardo e 600 milioni di euro alla lotta al Pm10. Ora tocca al governo fare la sua parte, aspettiamo soldi e il via libera ai filtri anti particolato per i mezzi pesanti».
Una richiesta rilanciata da Legambiente, che propone anche di estendere il blocco del traffico alle autostrade. «Non è giusto penalizzare solo chi vive in città - spiega Andrea Poggio -. I principali produttori di Pm10 sono i camion: un vecchio mezzo pesante inquina 35 volte più di un’auto a benzina Euro 3. A Bolzano ci sono riusciti: l’autostrada del Brennero ha vietato la circolazione ai camion pre-Euro 1. In Lombardia non si può fare per legge, ma la Regione e la Provincia - che le autostrade le possiede - potrebbero fare le debite pressioni sui concessionari perché seguano l’esempio».
E il governo? Al convegno c’era anche il sottosegretario Gianni Piatti: «Stiamo lavorando perché si arrivi all’omologazione dei filtri anti-polveri per i motori diesel. E vogliamo organizzare, proprio a Milano, una conferenza nazionale sulla bicicletta».
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