«C’è crisi? E noi ci rafforziamo»

Se ne parla da tempo e ora è giunto il momento della verità. Arriva la Toyota iQ, che molti già hanno battezzato come «anti-Smart» in quanto questa vettura si va a collocare nel segmento delle ultrapiccole. La novità giapponese, comunque, ha dimensioni un po’ più generose (circa 20 centimetri di lunghezza in più) della Smart, nonostante rimanga sotto i tre metri (2.989 centimetri per l’esattezza). «È la più piccola quattro posti del mondo», sottolineano con orgoglio manager e ingegneri che hanno scelto Milano per il primo test ufficiale con i giornalisti. In realtà la iQ si può definire una «tre+uno», nel senso che davanti lo spazio è veramente abbondante per due persone, mentre dietro - logicamente - può starci una persona. Quindi, meglio parlare di una «due+uno». Comunque, il lavoro fatto dai progettisti di Toyota allo scopo di ricavare più spazio possibile all’interno, ricorrendo a soluzioni innovative, si può toccare con mano. L’imperativo, del resto, era di creare un’auto piccola ma non claustrofobica: un risultato raggiunto con successo soprattutto per i due passeggeri anteriori, che possono godere di uno spazio - laterale e longitudinale - superiore a quello di una Yaris.
In vendita da gennaio a 13.600 euro, la iQ sarà subito proposta nei colori bianco-perla e nero con una sola motorizzazione Vtt-i 1.0 a benzina da 68 cavalli e una coppia massima di 91 Nm a 4.800 giri. Da aprile al bianco-perla e al nero si aggiungeranno altre tinte.
Due i tipi di cambio: Cvt Multidrive (di serie) e manuale a 5 marce (in opzione). Il motore a 3 cilindri consente alla iQ consumi di benzina nell’ordine dei 4,3 litri per 100 chilometri con emissioni di anidride carbonica veramente al lumicino: 99 grammi per chilometro. La presenza dell’indicatore «Eco» informa il guidatore quando utilizzare l’acceleratore in modo ecologico, contribuendo così a uno stile di guida che consente un livello ridotto di inquinamento. Il sistema «Eco» permette una riduzione dei consumi tra lo 0,5% e il 3% rispetto a una consueta modalità di cambio, anche se il potenziale effettivo dipende, naturalmente, dalle abitudini di chi siede al volante.
Per quanto concerne la sicurezza, la piccola iQ è dotata di ben nove Airbag, compreso quello posizionato sul lunotto posteriore per proteggere i passeggeri posteriori e quello sotto il sedile del passeggero anteriore per evitare lo scivolamento in avanti, ai quali si aggiungono altri sistemi elettronici, come il controllo della trazione e della stabilità con assistenza allo sterzo e alla frenata di emergenza.
Per i più esigenti c’è anche un Pack che comprende il climatizzatore automatico (quello manuale è di serie), i cerchi in lega lucidi, il pulsante di avvio, e i sensori pioggia e luminosità con un sovrapprezzo di 1.200 euro.
Su strada, l’iQ fa subito dimenticare di essere al volante della 4 posti più piccola del mondo: il tre cilindri è scattante e il comfort acustico è da vettura superiore. Frenata e stabilità sono positive, mentre il cambio automatico risponde bene alle sollecitazioni. Interessante il raggio di sterzata: 3,9 metri. In questo modo le manovre in città, nello stretto, sono facilitate al massimo.
Toyota Italia punta ad assorbire nel 2009 un quinto della produzione totale, con 20mila unità.

E nell’occasione l’amministratore delegato Markus Schrick, assieme ai suoi collaboratori del reparto commerciale-marketing, ha messo a punto un piano di acquisto particolare: anticipo pari a un terzo del prezzo e il resto pagabile in rate annue pari al 10% del totale, che però includono polizza incendio e furto, e manutenzione. In caso di ripensamento, sarà possibile restituire l’iQ oppure utilizzare i soldi versati per una nuova Toyota.

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