
Due incendi in una settimana, il centrodestra nei giorni scorsi ha denunciato lo stato di abbandono e i rischi a cui è esposto l'ex Agorà, il palazzetto del ghiaccio di via dei Ciclamini chiuso ormai dal gennaio 2023. Ieri anche il Pd si è mosso. Il presidente della Commissione Olimpiadi Milano Cortina 2026 Alessandro Giungi, la capogruppo Beatrice Uguccioni e la presidente della Commissione Sport Angelica Vasile hanno presentato un ordine del giorno in cui chiedono al Comune «un intervento straordinario per garantire la riapertura dell'Agorà e per garantirne nel frattempo gli spazi con un potenziamento della sua guardania». Il Comune ha provato con diversi bandi a trovare un altro gestore. Nel frattempo, sottolineano anche i dem, «l'Agorà è stato oggetto di occupazione abusiva, con danneggiamenti degli interni e addirittura due incendi si sono sviluppati, di recente, nella struttura. Milano quindi ospiterà nel 2026 le Olimpiadi e invernali senza un palazzetto del ghiaccio. Ma a prescindere dai Giochi, non è possibile che una città come Milano non abbia un palazzetto del ghiaccio per chi volesse divertirsi sui pattini e per ospitare una squadra di hockey cittadina».
Qualcosa si muove. L'assessore allo Sport Martina Riva ha fatto sapere ieri che su Agorà «stiamo per ricevere il progetto» di riqualificazione e gestione. Nei mesi scorsi si era fatta avanti l'Accademia del ghiaccio che gestisce un impianto a San Donato Milanese, con una manifestazione di interesse. «Nel giro di pochi giorni - spiega - contiamo di ricevere il progetto definitivo per il futuro dell'Agorà». Ieri è stata formalmente costituita la società newco che ha un'intesa con l'Accademia oer riqualificare e gestire l'impianto. «Nonostante le difficoltà tecniche, il lavoro con l'operatore è proseguito con determinazione e con un obiettivo chiaro: restituire all'impianto la sua vocazione originaria legata agli sport del ghiaccio. Avremmo potuto scegliere vie più semplici, dedicando la struttura ad altri sport, come proposto da diversi operatori, ma a meno di un anno dalle Olimpiadi Invernali crediamo che sia un dovere fare ogni sforzo possibile per riportare il ghiaccio una struttura che ha segnato la storia dello sport milanese». Riva è «consapevole delle criticità legate alla sicurezza: gli incendi e gli accessi abusivi degli ultimi giorni sono segnali preoccupanti.
Stiamo lavorando con le forze dell'ordine per potenziare la sorveglianza dell'area e valutiamo nuovamente il ricorso alla vigilanza privata, pur sapendo che si tratta di una soluzione onerosa». La vera risposta, però, sottolinea, «sarà tornare ad aprire le porte dell'Agorà a sportivi, giovani e cittadine e cittadini. Non abbiamo mai smesso di crederci e non abbiamo alcuna intenzione di mollare».
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