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C'è una nuova spy story in Formula 1. Ma è tra la Force India e la Lotus

Il team indiano ha dato il via ad un'azione legale nei confronti del celebre marchio ora di proprietà malese con l'accusa di aver copiato la loro monoposto

La Formula 1 torna a dare spettacolo. Non in pista, ovviamente, ma in tribunale.
Stavolta i top team non c'entrano, perché ad avviare un nuovo duello a colpi di carte bollate è il team Force India, che ha dato il via ad un'azione legale nei confronti della Lotus con l'accusa di spionaggio. Secondo la causa intentata presso l'Alta Corte britannica il team Lotus avrebbe costruito la vettura per il Mondiale 2010 copiando di fatto la monoposto indiana: nell'azione legale sono citati i proprietari della Lotus, l'ex progettista della Force India, Mike Gascoyne, e la galleria del vento italiana Aerolab. La Lotus dovrà rispondere dell'accusa di accesso non autorizzato ad una «proprietà intellettuale», a componenti e a gomme assemblate in esclusiva per il team indiano da Bridgestone. «Sono accuse molto gravi», ha fatto sapere la Force India, «se non potessimo fornire prove non avvieremmo alcuna azione». L'azione legale nei confronti di Aerolab, in particolare, è stata depositata in Italia nel mese di dicembre.
Per la Formula 1, da anni afflitta da una grave crisi di credibilità, quella dello spionaggio industriale non è una novità.

Nel 2007 la McLaren ottenne informazioni tecniche sulle Ferrari. Il team britannico subì l'esclusione dal Mondiale costruttori del 2007 ed una multa di cento milioni di dollari

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