Lattenzione è alta, ma in Lombardia non cè pericolo per laviaria. Torna a ripeterlo lassessore regionale alla Sanità Alessandro Cè dopo la comparsa del virus nei cadaveri di alcuni uccelli selvatici trovati nel sud Italia. «La Regione da mesi - ha spiegato Cè - ha messo a punto un sistema di controllo con le Asl, i veterinari e i comuni che consente di dire che oggi non cè rischio, e consente anche di tranquillizzare i consumatori perché non cè pericolo nel mangiare la carne di animali che provengono da allevamenti garantiti». Ora poi in Regione cè un ulteriore sistema di allerta con i Comuni che permette di controllare anche gli allevamenti rurali. Sarà ripubblicato con alcune integrazioni e distribuito nei Comuni lopuscolo informativo che la Regione ha stampato questo autunno al primo allarme aviaria con una serie di indicazioni e precauzioni da seguire.
«Alcuni avvertimenti non guastano - ha sottolineato il direttore generale dellassessorato Carlo Lucchina - come ad esempio stare attenti a cosa si tocca e lavarsi le mani. Questo riduce del 90% il rischio di qualsiasi virus».