È caccia ai killer dell’avvocato: spunta la pista delle cooperative

Enrico Silvestri

Puntano sui rapporti di lavoro della vittima le indagini dei carabinieri per scoprire chi abbia ucciso con quattro colpi di pistola Pasquale Maglione, freddato l’altra sera a Rodano. I killer, su una moto, hanno atteso che scendesse dall’auto parcheggiata davanti allo studio-abitazione di via Garibaldi, poi hanno rallentato e quindi il passeggero ha esploso quattro colpi di 7.65 al torace. Quindi una sgommata e la fuga lungo la Rivoltana. I testimoni hanno chiamato i soccorsi, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.
I carabinieri stanno ora scavando nella vita dell’uomo, anche se visto il suo profilo professionale sembra che si stiano cercando movente e assassini nel mondo della cooperazione. La vittima infatti svolgeva attività di consulenza per alcune grosse società occupandosi proprio dei loro rapporti con cooperative di facchinaggio e pulizia. Un mondo spesso popolato di personaggi equivoci. Maglione infatti era nato a Napoli nel ’54 ma era poi cresciuto a Moiano, una trentina di chilometri a ovest di Benevento. Laureato in legge ha curato principalmente cause di lavoro, poi dal ’93 al ’96 è stato pretore onorario ad Airola, sempre nel beneventano, e dal ’95 Giudice Tributario. Nel frattempo si sposa con Marilena Melisi, insegnante di musica, da cui ha due figli, Francesco e Paolo di 23 e 20 anni.
Nel ’98 la svolta: diventa consulente per la Faustfarm di Caleppio di Settala, azienda di 160 dipendenti del settore farmaceutico, quindi lascia la toga e si trasferisce a Rodano. Qui si occupa, come scrive ne curriculum, «di rapporti con le cooperative di servizi, che svolgono attività nei cinque depositi di Caleppio, Peschiera Borromeo e Cerro a Lambro». Sempre per la Faustfarm, e dal 2000 anche per la Polifarm altra società farmaceutica, si occupa di risorse umane e relazioni industriali. Ma anche del contenzioso, in particolare recupero crediti. Del suo trascorso professionale in Campania nessuna segnalazione particolare, visto che a Benevento si occupava prevalentemente di cause di lavoro. Niente penale, nessuno processo di camorra.
Ai carabinieri della Compagnia di Cassano d’Adda, diretti dal capitano Camillo di Bernardo, dunque il compito di formulare ipotesi e moventi per risalire agli assassini. Andando per esclusione, si da poca o nulla importanza alla pista passionale, in quanto il suo menage famigliare era dei più tranquilli, e allo scambio di persona. Restano dunque i rapporti professionali. Accanto alla sua specializzazione in «risorse umane e relazioni industriali» aggiunge «Curo per molte società l’applicazione della legge Biagi», dal nome del giuslavorista ucciso dalla Brigate Rosse. Un indicazione che porta a non escludere la pista del sindacalismo estremo o del terrorismo. Ma soprattutto Maglione curava i rapporti con le cooperative, un modo attraversato da molte ombre. Spesso sono società che nascono e muoiono nel giro di settimane, impiegano bassi profili professionali, sono l’ultima risorsa per persone con pochi scrupoli. Se non addirittura usate come scatole vuote per assumere e regolarizzare immigrati clandestini. Maglione nel fare ordine nei rapporti con le società per cui lavorava potrebbe aver chiuso qualche contratto alle persone sbagliate. C’è poi anche il filone recupero crediti, altro mondo molto difficile: potrebbe aver messo con le spalle al muro qualcuno costringendolo a pagare. Infine la scelta dell’arma. Il 7.65 è un calibro molto diffuso e di facile reperimento.

Proprio per questo è preferito dai killer professionali che così sanno di non lasciare molti elementi in mano agli investigatori. Di sicuro ci sapevano fare, hanno infatti sparato senza fermarsi. Altro particolare che fa pensare a veri professionisti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica