Lauto ecologica per eccellenza - a metano o Gpl - circola durante i blocchi del traffico e non pagherà il ticket. «È la vettura da comprare» sentiamo ripetere da anni. Cè un solo problema: a Milano lutilitaria ecologica non esiste. Lauto ideale per muoversi in una delle metropoli più inquinate dEuropa non si può comprare, o quasi. Così come difficili da trovare, e costosi, sono i famigerati filtri antiparticolato per i diesel.
Il finto cliente
La scorsa settimana abbiamo fatto visita a sei concessionarie di importanti case automobilistiche (Ford, Fiat, Renault, Opel, Nissan, Citroën) fingendoci clienti in cerca di unutilitaria nuova, il più possibile amica dellambiente. Risultato? In cinque delle sei rivendite non esistono utilitarie a metano. Lunico ad averla propone un modello fuori produzione, recuperabile con un po di fatica ma pur sempre esistente. Chi lo sceglie, però, sa di comprare una vettura già superata dal nuovo modello, che non ha - naturalmente - la versione a metano. Non va meglio con il Gpl. Una sola concessionaria si offre di montare limpianto sullauto uscita dalla fabbrica solo con lalimentazione a benzina. «Ma le do un consiglio - dice il venditore -. Costa più del modello diesel, il gas ha bisogno di manutenzione, se poi cè il blocco come fanno a capire se sta andando a benzina o a Gpl? Secondo me, le conviene il diesel». Il problema non esiste solo con le utilitarie. I modelli a metano o Gpl, quando esistono, sono al massimo due per casa automobilistica. E si tratta di macchine grandi.
Parola ai venditori
Non è un bel momento per le concessionarie. «Ho rinunciato a capirci qualcosa, ogni cinque minuti cambiano idea su ticket, bolli, marmitte» si sente ripetere. Si arriva al paradosso: il venditore che sconsiglia lacquisto. «Se non ha fretta, aspetti qualche mese, magari si capisce qualcosa...». Lonestà meriterebbe un trattamento migliore da governo e Comune. Regna invece lincertezza, «a ottobre le vendite sono calate del 40% per colpa della Finanziaria». Ma perché non si fanno utilitarie a metano o Gpl? «È solo questione di marketing» secondo alcuni. Per altri «non ha senso lutilitaria a gas, di solito è la seconda auto della famiglia, si usa in città per fare pochi chilometri». Proprio per questo dovrebbe essere più ecologica... «Ma cosa crede, che la marmitta catalitica funzioni bene?», «è stata un mezzo imbroglio», «alla fine tutti devono guadagnare qualcosa».
Dubbi sul filtro
I venditori sono scettici anche sul filtro antiparticolato. Applicato allauto diesel, il dispositivo riduce le polveri sottili che escono dalla marmitta. I motori a gasolio liberano molto più Pm10 (le polveri) di quelli a benzina. Per questo anche chi possiede un diesel Euro 4 per aggirare divieti e ticket dovrà avere il filtro. Il problema è trovarlo. «Non abbiamo modelli col filtro», dicono due delle sei concessionarie. Chi ce lha, lo monta a un prezzo da 600 a mille euro e non su tutti i modelli di utilitaria (a volte, per averlo, si deve scegliere una versione più potente, accessoriata e costosa). Ne esistono di due tipi, il Fap e il Dpf. «Ma è sicuro di volerlo? Costa mille euro, lo scorso anno ci sono stati solo tre giorni di blocco... vale la pena?» dice qualcuno. Altri ricordano che i filtri hanno bisogno di manutenzione, specie se lauto è usata per tragitti brevi. Chi di mestiere vende auto, insomma, non parla del filtro con lo stesso entusiasmo dei politici. Hanno ragione loro? Una cosa è certa: i gusti, in fatto di auto, stanno cambiando.
La rivincita della benzina
«Fino a qualche mese fa vendevamo solo diesel. Adesso, vuoi per il caro gasolio, vuoi per i blocchi, i modelli a benzina sono in ripresa» dice più di un concessionario. Diversi sono invece i consigli su quando sia meglio scegliere un modello piuttosto dellaltro. «Fa 30mila chilometri lanno? Non cè dubbio, diesel».
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