È caccia allo scontrino: la Gdf presenta il conto a un centinaio di furbetti

È caccia allo scontrino: la Gdf presenta il conto a un centinaio di furbetti

La Milano da bere passata al setaccio, fino all’ultimo cocktail e nella rete dei controlli finiscono un centinaio di furbetti. Il mega blitz degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate e della Polizia locale ha fatto passare in un lampo la febbre del sabato sera. Dalle 20 alle 4 del mattino 300 locali tra bar, ristoranti e discoteche sono finiti nel mirino dei controlli, da nord a sud. A nord Corso Como, Brera, Sempione, Vittor Pisani e piazza della Repubblica, più a sud i Navigli, spostandosi più a ovest via Ravizza, Raffaello Sanzio, Marghera, Boccaccio, piazza Cadorna e dintorni.
Le 50 pattuglie dei vigili, per un totale di 150 uomini hanno supportato gli ispettori del Fisco, dell’Inps, Asl nella ricerca di evasori, furbetti del lavoro nero e degli scontrini «dimenticati» sui tasti delle casse.
Il bollettino di guerra parla di circa un 10% di scontrini non emessi, 3 clandestini e un centinaio di lavoratori in nero ma in organico, considerati a tutti gli effetti dipendenti, pizzicati mentre preparavano cocktail, pulivano le cucine o lavano i bicchieri.

Non sono sfuggiti ai controlli degli agenti in borghese 300 auto di lusso, tirate fuori dai garage per lo «struscio» del sabato: Porsche, Ferrari, Bmw, Mercedes, auto sportive e suv hanno tradito circa il 15% dei proprietari «fantasma», quelli che per sfuggire ai controlli fiscali intestano auto da sogno a ditte e società.
Anche ieri è stata una giornata di passione per negozianti e Fiamme gialle che si sono presentate nelle vie dello shopping.

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