Troppi lividi, un quadro medico che stona con un racconto lacunoso. È giallo sulle cause che hanno procurato a una bimba di due anni feriti e traumi tali da essere stata ricoverata in gravissime condizioni allospedale di Brescia. Allorigine della vicenda, riferita dal quotidiano La Provincia di Cremona, larrivo al Pronto Soccorso di Crema di una coppia di genitori di origine egiziana con la loro bambina. Qui hanno spiegato ai medici che la piccola era caduta dalle scale di casa. Ma il resoconto dei due non ha convinto il personale sanitario, che avrebbe riscontrato una incompatibilità tra una potenziale caduta e i lividi che la bambina aveva sul corpo.
Ci sarebbero lampanti incongruenze nel loro racconto. E poi perché, se la bambina è caduta dalle scale martedì mattina, portarla in ospedale solo laltro ieri pomeriggio? La piccola ha segni e lividi su tutto il corpo che paiono poco o per nulla compatibili con una caduta accidentale. Ragion per cui hanno contattato la polizia, supponendo che la piccina potesse essere stata picchiata.
Proprio per le gravi condizioni in cui versava al momento del suo arrivo al Pronto Soccorso, si è deciso di trasferirla a Brescia dove adesso si trova nel reparto di rianimazione. Ora è in coma e i medici non sono ottimisti: temono che possa non farcela. Sul caso cè il massimo riserbo di investigatori e direzione ospedaliera. I sanitari, però, avevano subito sospettato che la piccina fosse stata percossa violentemente e per questo avevano segnalato il caso alla polizia.
A questo dramma si aggiunge lipotesi che la piccola sia stata oggetto di maltrattamenti per diverso tempo. Alcuni ematomi pare che risalgano a giorni prim.
Sul fronte delle indagini, il padre sarebbe stato indagato per maltrattamenti e lesioni gravissime e la mamma in concorso. Dal tribunale di Cremona non ci sono conferme.
Del caso, segnalato dal commissariato di polizia di Crema si occupa il sostituto procuratore della Repubblica di Cremona Francesco Messina.
Si sa invece che i servizi sociali del Comune di Soresina hanno ricevuto dalla magistratura lordine di portare la mamma e gli altri due figli, di quattro e un anno, in una struttura protetta.
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