Milano - Non è l’ultima moda, c’è glamour ma solo perché fa notizia uno che prende soldi per giocare a pallone, e mentre tutti stanno giocando lui va via. E non è neppure il padrone del pallone. Ieri l’ha fatto Cristiano Lucarelli, i suoi compagni stavano staffilando in porta, lui è stato lì un po’, poi sul più bello ha preso e se n’è andato, senza autorizzazione ha spiegato il Parma, e il centro sportivo di Collecchio è piombato nel dramma. Ma Francesco Guidolin gli ha reso pan per focaccia e l’ha escluso dalla lista dei convocati per la prossima di campionato.
Ghirardi comunque non si è ancora pronunciato su eventuali provvedimenti disciplinari o sanzioni economiche, la Sensi invece a Christian Panucci ha giurato di sottrargli circa 50mila euro dalla prossima paga, un terzo della mensilità come da regolamento interno, per non aver gradito la panchina a Napoli. Lui ha chiesto scusa a tutti dopo essere stato rimbalzato dal mercato invernale che lo costringe a Trigoria da separato e fuori dalla Champions.
A Roma dicono che sia tutta colpa di Lippi che con Spalletti si sente tutti i giorni e ha avuto anche lui problemi con Panucci. Che li ha avuti anche con Capello quando rifiutò una panchina a Reggio Calabria e in tanti gli diedero ragione. Perché poi non è cosi immediata la condanna per chi non accetta una convocazione. Dipende: prendete il caso Balotelli, non accetta quella della nazionale ghanese e giù applausi, non accetta quella di Mourinho e giù bacchettate, anche se forse José ora lo perdona.
Anche Ashkan Dejagah del Wolfsburg ha rifiutato la convocazione, addirittura l’under 21 tedesca, e l’ha fatto per motivi religiosi. L’attaccante si è sottratto all’adunata in vista della sfida contro Israele, lui è iraniano e la sua religione gli proibisce di giocare a Tel Aviv. Scandalo? Macché. Il suo allenatore Felix Magath ha deciso di comprenderlo e quindi non multarlo e non sospenderlo. Ashkan adesso è contento e spera che Israele non sia più sorteggiato contro la Germania. Anche da noi c’è stato chi l’ha fatto e addirittura con la nazionale maggiore: Nesta, Totti. Cassano potrebbe detenere un record nell’Under 21 difficilmente abbattibile. E poi vale un’esperienza per tutte. Ottobre del 2005, a Marcello Lippi per il doppio confronto con Slovenia e Moldavia la Fifa impone di convocare un terzo portiere, è una formalità, ci sono già Peruzzi e De Sanctis, il ct allora chiama Nicola Santoni che annusa l’inutilità della convocazione e rifiuta per impegni familiari presi precedentemente.
Allora chiamano Marco Storari che arriva, cena e viene rispedito a casa,
solo allora capisce perché Santoni aveva rifiutato la convocazione. Ma è un uomo tutto d’un pezzo e quando gli chiedono cosa ne pensa della sua prima convocazione in maglia azzurra fa: «Be’, in nazionale si mangia bene».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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