Calcio: in Spagna mercato fermo, un ricordo spese folli del Real

La crisi e i debiti frenano i club. Villa dal Valencia al Barcellona, costo dell'operazione 40 milioni di euro, il colpo più grosso della campagna acquisti

Il vento della crisi soffia anche sul calcio spagnolo e il mercato d'estate è ad anni luce dalle esagerazioni dell'anno scorso del Real di Florentino Perez.
Finora i club di Liga hanno più venduto che comprato, cercando di mettere toppe su bilanci sempre più in rosso. Le vendite toccano i 200 milioni di euro, gli acquisti restano sotto i 180 milioni. Il 5 agosto 2009 solo il Real Madrid aveva già sparato sul mercato quasi un quarto di miliardo di euro per comprare i vari Cristiano Ronaldo (96 milioni), Kakà (68), Benzema (35), Albiol (15), Granero (4), Arbeloa (4). E il Barcellona ne aveva spesi 94 per Ibrahimovic e Maxwell. Cifre esagerate, che avevano creato stupore, sgomento nel mondo del calcio europeo, nel timore di una inarrestabile spirale anche negli anni successivi. Ma la crisi economica globale e problemi sempre più pesanti di tesoreria dei club hanno subito fermato la tendenza: in tutta Europa ma in maniera più netta ancora in Spagna, visto quanto accaduto solo un anno fa.
Il più grosso trasferimento dell'estate è stato finora quello di David Villa, il bomber che ha trascinato la Spagna verso il titolo mondiale. Il Barcellona lo ha pagato al Valencia 40 milioni di euro, il 42% di quanto speso dal Real per Ronaldo, inesistente in Sudafrica con il Portogallo. Il Valencia, con un debito di mezzo miliardo di euro, è il club che ha incassato di più. È stato costretto a vendere Villa, ma anche David Silva al Manchester City per 33 milioni. E molti altri club spagnoli non stanno molto meglio. Il Maiorca, in cessazione di pagamenti, è stato escluso dalla Europa League dall'Uefa. Tutti si stringono la cinghia. Per ora don Florentino ha staccato assegni per 'solò 50 milioni per Di Maria, il più caro, 25 milioni al Benfica, Canales, Pedro Leon e Khedira - e per pagare la penale di Josè Mourinho all'Inter - ed ha alleggerito il monte-salari lasciando partire in Germania l'uomo simbolo del club merengue, Raul. Mou preme per Maicon ma Perez, che l'hanno scorso non badava a spese, negozia all'ultimo centesimo il prezzo del brasiliano.
L'Inter vuole 30 milioni, il Real non si sposta da 22. Mourinho vorrebbe anche «un bel regalo» prima dell'inizio del campionato, a fine mese: si parla di Ozil, che potrebbe essere il sostituto di Kakà, di nuovo fermo per 4 mesi dopo l'operazione al menisco. Ma difficilmente l'investimento del Real quest'anno arriverà a 100 milioni. Anche perchè le spese folli di Perez l'anno scorso non hanno avuto il ritorno sportivo-commerciale promesso: i blancos non hanno vinto nulla e le banche che l'anno scorso hanno prestato al club i soldi per comprare le sue nuove star non sembrano disposte a un bis.
Il Barcellona ha già speso circa 50 milioni, ma ne ha anche incassati 30 dal Manchester City per Tourè Yayà, che pensava di riportare su Cesc Fabregas. L'ultima offerta all'Arsenal era di 42 milioni.

Ma il club inglese ha chiuso ad ogni trattativa. La somma rimarrebbe potenzialmente a disposizione di Pep Guardiola - che guarderebbe a Ozil - ma secondo la stampa catalana il Barca potrebbe invece valorizzare di più i giovani della «cantera», e risparmiare.

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