Inchiesta Curve, un turno di stop a Inzaghi e Calhanoglu: multe per Inter e Milan

Inzaghi e Calhanoglu hanno patteggiato con la Procura Federale e salteranno la sfida di campionato contro il Verona. Multe per responsabilità oggettiva per Inter e Milan

Inchiesta Curve, un turno di stop a Inzaghi e Calhanoglu: multe per Inter e Milan
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L'inchiesta Doppia Curva, che sta facendo luce sui rapporti tra ultras e tesserati di Inter e Milan, arriva già ad un importante svolta per quanto riguarda il filone sportivo. Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu hanno patteggiato con la Procura Federale una giornata di squalifica in campionato, da scontare nel prossimo turno contro il Verona, e una multa (15mila euro il tecnico, 30mila euro il centrocampista), per la violazione di due articoli del codice di giustizia sportiva: l'articolo 4, quello sulla lealtà, probità e correttezza, e l'articolo 25 comma 10, che vieta di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società.

Dopo i colloqui con il procuratore Chiné si è dunque arrivati ad un accordo pre-dibattimentale. che ha evitato un processo con il vantaggio di ottenere una sanzione dimezzata. Tra le posizioni all'attenzione della Procura Federale, c'era anche quella del presidente dell'Inter, Beppe Marotta. Interrogato da Chinè ha dimostrato che sull'incontro del 2022 con i capi ultras, avuto per motivi di ordine pubblico, era stata avvisata sia la Procura federale sia la Digos di Milano. Per quel che riguarda il vicepresidente Javier Zanetti, la Procura ha ritenuto di doversi limitare a una sanzione pecuniaria perché, durante il suo interrogatorio, ha dimostrato di aver avuto rapporti con i capotifosi soltanto in quanto gestore di tre ristoranti milanesi, dove si è limitato a fare qualche video per i bambini e firmare maglie. Nessuna richiesta da parte degli ultras, come invece è avvenuto per gli altri sanzionati.

A proposito di richieste, Chinè ha indagato anche sui biglietti della finale di Champions League di Istanbul, persa dall'Inter contro il Manchester City. È vero che aumentarono di numero come chiesto dai tifosi, ma furono acquistati sul sito Uefa tramite codici a prezzo di mercato (70 euro), quindi non è stata contestata la norma (sempre all'interno dell'art. 25 CGS) che vieta il supporto economico, diretto o indiretto, dei club ai tifosi. L'eccezione in questo quadro è Davide Calabria, passato nel frattempo dal Milan al Bologna, unico protagonista delle indagini che al momento non ha scelto la strada del patteggiamento: sarà ascoltato da Chiné la prossima settimana. Qualora intendesse non patteggiare verrà deferito e affronterà il processo di fronte al Tribunale federale nazionale.

Multa per responsabilità oggettiva su cinque posizioni 70mila euro per l'Inter e 30mila euro per il Milan su due posizioni, 30mila euro per Calhanoglu, 15mila euro per Inzaghi, 14.500 euro per il vice presidente nerazzurro Zanetti, 14.500 euro e 30 giorni di inibizioni ciascuno per Claudio Sala (responsabile sicurezza Inter) e Massimiliano Silva (Supporter Liason Office nerazzurro, quindi deputato ad avere rapporti con i tifosi), 30 giorni di inibizione e 13mila euro per Fabio Pansa (SLO rossonero).

Quei rapporti poco chiari

La Procura di Milano lo scorso 30 settembre aveva arrestato diversi ultras in seguito all'inchiesta che ha azzerato i capi delle curve dei Inter e Milan, dopo di cui la Procura Figc aveva chiesto gli atti delle indagini per capire la natura dei rapporti tra ultras e tesserati.

In seguito Chinè aveva ascoltato diversi tesserati, tra cui appunto Calhanoglu (aveva ammesso di avere avuto contatti a titolo personale con Ferdico, Bellocco e altri leader della Curva, nonostante l'Inter lo avesse sconsigliato), Inzaghi (aveva detto ai pm di aver scritto a Ferdico, cercando di fare da mediatore con il club per le sue richieste) e Calabria (aveva riconosciuto di aver parlato con il capo ultras Luca Lucci, ma solo per discutere di problemi di squadra e di spogliatoio).

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