L’Italia illude per un tempo, poi viene travolta 4-1 dalla Norvegia di Haaland

Gli Azzurri dominano nel primo tempo, passando in vantaggio con Pio Esposito ma la Norvegia nella ripresa giganteggia ed infligge un dolorosissimo poker all'undici di Gattuso, che esce tra i fischi

L’Italia illude per un tempo, poi viene travolta 4-1 dalla Norvegia di Haaland

Il girone di qualificazione ai mondiali 2026 dell’Italia si chiude con l’ennesima delusione e la seconda sconfitta contro la Norvegia di Erving Haaland, cui basta un solo tempo per affondare l’undici di Gennaro Gattuso. Gli Azzurri erano partiti forte, approfittando di un approccio alla partita un po’ rinunciatario da parte degli ospiti e passando in vantaggio con la prima rete a San Siro di Pio Esposito. L’Italia continua a spingere ma, nonostante un buon numero di occasioni create, non trova il raddoppio. Quando tornano in campo dopo l’intervallo, i norvegesi sono tutt’altra squadra: gli Azzurri reggono una decina di minuti ma, alla fine, sono puniti prima dal giovane Nusa, poi dalla micidiale doppietta di Haaland, che si conferma cannoniere di livello assoluto. Alla fine la Norvegia trova anche il 4-1 in extremis con Ostigaard e chiude a punteggio pieno il girone di qualificazione, con la migliore differenza reti tra tutte le europee: l’Italia dovrà giocarsi il tutto per tutto nei play-off per la terza volta consecutiva.

Norvegia spenta, Pio Esposito ancora in gol

Nonostante gli Azzurri siano costretti ad infliggere ben nove reti alla Norvegia per evitare il calvario dei play-off mondiali, l’entusiasmo del Meazza prova a trascinare l’undici di Gattuso verso un’impresa oggettivamente quasi impossibile. Se la prima accelerazione è quella che Halland prova per vie centrali, trovando un attento Bastoni, l’Italia riesce a portarsi avanti solo in maniera piuttosto macchinosa, scontrandosi con la difesa scandinava. La Norvegia, con il biglietto per il mondiale già in tasca, non mostra la solita, feroce determinazione e l’Italia prova ad approfittarne spingendo sulle fasce, dove l’asse Bastoni-Dimarco sta funzionando bene. È proprio il laterale a sfruttare il buon lavoro di Politano sulla destra, mettendo a lato di non molto il cross del napoletano. Gli azzurri passano grazie ad un errore marchiano di Ryerson, il cui controllo è da dimenticare: Dimarco è favorito da un rimbalzo e mette un pallone perfetto per l’accorrente Pio Esposito che si gira e mette in porta la rete del vantaggio azzurro. La Norvegia sembra scarica e, oltre a soffrire sulla destra, si accontenta di difendere ad oltranza: il fatto che nei primi 15 minuti, gli Azzurri abbiano oltre il 60% del possesso è segnale di una gara gestita senza troppi problemi.

Italia Norvegia Pio Esposito celebrazione

L’undici di Gattuso pressa sempre con continuità, con un generoso Politano che si fa vedere in entrambe le fasi ma la porta norvegese non rischia molto, a parte un paio di tiri velleitari di Locatelli e Dimarco. Sia Politano che l’interista sono poco precisi su cross tra il 20’ e il 23’ ma il dato più interessante è il conto delle conclusioni: un nettissimo 5-0 per gli Azzurri, con la Norvegia che non riesce a farsi vedere dalle parti di Donnarumma. Dopo una mezz’ora giocata a buon ritmo, l’Italia alza il piede dall’acceleratore e gli scandinavi si accontentano di addormentare la partita ed evitare il peggio. Il primo tiro verso la porta azzurra arriva al 31’, un tiraccio di Nusa che finisce altissimo sopra la traversa: l’Italia risponde in contropiede ma, nonostante i diversi corner conquistati, non c’è modo di superare i granatieri norvegesi. Al 36’ molto più pericoloso l’inserimento centrale di Pio Esposito che colpisce bene sul traversone di Dimarco, mettendo la sfera a lato di un niente: un paio di minuti dopo è ancora l’avanti nerazzurro a finire in terra in piena area ma per la terna spagnola ed il Var è tutto regolare. Un generoso Retegui lotta senza risparmiarsi, beccandosi qualche fallo di troppo ma il finale del primo tempo è decisamente noioso, tanto da causare qualche fischio del pubblico meneghino nei confronti di una Norvegia rinunciataria.

Italia Norvegia Politano

Haaland si sveglia e ribalta l’Italia

Nessun cambio nell’intervallo ma la Norvegia che esce dagli spogliatoi è molto diversa da quella fin troppo remissiva vista nel primo tempo. Neanche un minuto ed è subito Sorloth a cercare la porta con una cannonata dal limite che trova solo la rete esterna della porta difesa da Donnarumma: la Norvegia ora pressa a tutto campo e si rende pericolosa più volte, prima con un altro tiro di Sorloth che sfiora l’incrocio dei pali, poi con una palla sporca che attraversa l’area per spegnersi di poco oltre il palo alla sinistra del portiere azzurro. Gli Azzurri sono costretti a rallentare il ritmo per evitare di soccombere alla frenesia degli scandinavi, usando talvolta metodi poco urbani come quelli che Bastoni impiega per frenare Haaland. Uno tra i più vivaci tra gli ospiti continua ad essere Sorloth, che sfonda a sinistra e fornisce in qualche modo un buon assist per il diagonale di Ryerson, che finisce di poco a lato. La risposta degli Azzurri continua ad arrivare dalla sinistra, con l’ennesimo corner conquistato da Dimarco ed una punizione che si procura Pio Esposito: il pallone arriva poi a Bastoni sul secondo palo ma il difensore interista non riesce a trovare compagni liberi a centro area. Gli Azzurri sono pericolosissimi quando Pio Esposito lancia di prima Politano, che mette una bella palla sulla corsa di Retegui: Ajer capisce tutto ed anticipa l’italo-argentino. Dopo un primo tempo giocato ad una porta sola, ora le squadre in campo sono due e l’Italia è raggiunta quando, dopo una bella giocata, Nusa si vede deviare il tiro da Politano ed inganna Donnarumma: bella rete che premia l’ottimo inizio di ripresa della Norvegia.

Italia Norvegia Haaland celebrazione

L’Italia subisce il contraccolpo psicologico e viene richiamata all’ordine da Gattuso ma c’è tanto nervosismo in campo: prima Bastoni si becca un giallo per proteste, poi è Pio Esposito a battibeccare con Haaland, finendo anche lui nell’elenco dei cattivi del signor Hernandez. Dopo l’inserimento di Cristante, Italia e Norvegia non si nascondono più ed attaccano a testa bassa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Nusa tira dal secondo palo a botta sicura ma trova i pugni di Donnarumma. Sul rovesciamento di fronte, prima Dimarco spara in porta il cross di Politano, con Nyland che gli nega il gol, poi Pio Esposito riesce a colpire di testa, spedendo però il pallone sopra la traversa. Alla fine, però, Erving Haaland si sveglia e schianta in un paio di minuti l’Italia: se la prima rete è una volèe da fermo che converte in rete un gran bell’assist di Bobb, poi l’avanti del Man City riceve un pallone dal genoano Thorsby ed impallina il compagno Donnarumma con un tiro al volo perfetto. L’Italia prova a reagire dopo il terribile 1-2 con Politano ma il suo tiro finisce sopra la traversa: ci prova anche il nuovo entrato Scamacca ma Ajer devia, mettendo in angolo. C’è anche spazio per la passerella finale per Haaland, salutato dai tanti tifosi che hanno seguito la Norvegia a Milano ed un finale nel quale sono gli scandinavi a trovare il 4-1 con il nuovo entrato Strand Larsen. L’Italia esce dal campo tra i fischi del Meazza per un finale che ridimensiona ulteriormente le ambizioni degli Azzurri.

Il tabellino

ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, G.Mancini, Bastoni (86’ Buongiorno); Politano, Locatelli (79’ Zaccagni), Barella (86’ Ricci), Frattesi (68’ Cristante), Dimarco; Retegui, Pio Esposito (79’ Scamacca). Ct: Gennaro Gattuso

NORVEGIA (4-4-2): Nyland; Ryerson, Ajer, Heggem, Moller Wolfe (88’ Strand Larsen); Thorstvedt (76’ Aasgaard), Berg (65’ Thorsby), Berge, Nusa; Sorloth (76’ Bobb), Haaland (88’ Ostigaard). Ct: Stale Solbakken

Marcatori: 10’ Pio Esposito (I), 63’ Nusa (N), 78’, 80’ Haaland (N), 90+3’ Strand Larsen (N)

Ammoniti: 45+1’ Barella (I), 63’ Locatelli (I), 67’ Bastoni (I), 69’ Pio Esposito (I), 69’ Haaland (N)

Espulsi: -

Arbitro: Alejandro Hernandez (Spagna)

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