Lutto a Mediaset, morto il giornalista sportivo Franco Ligas

Debuttò in tv nel 1976 intervistando Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, freschi vincitori della Coppa Davis

Da Sportmediaset
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Se n'è andato il giornalista sportivo Franco Ligas, 79 anni, volto noto delle tv del Biscione, per cui aveva lavorato dal 1984 al 2013, raccontando con competenza di calcio, pugilato, basket ciclismo e ippica.

Nato a Oristano il 10 gennaio 1946, diploma Magistrale conseguito a Cagliari, tanti anni di gavetta nella sua isola fino all'abilitazione per l'insegnamento. A trent'anni debuttò in televisione come giornalista sportivo su TeleLibera Firenze, intervistando due freschi vincitori della mitica Coppa Davis, Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli. Fu l'inizio della sua grande carriera nel mondo dello sport, raccontando il pugilato, l'ippica e poi il calcio. Con le reti Fininvest (poi Mediaset) divenne una vera e propria icona, anche se, per indole, non amava mai mettersi in prima fila, pur essendo un ottimo professionista: "Grande giornalista non lo sono mai stato – disse in un'intervista – ma aver lavorato in Mediaset è stato un grande onore e uno stimolo per migliorare"

Confessò un debole per il Cagliari e per la Fiorentina, la squadra della città che lo aveva accolto a soli 23 anni e dove, se non ci fosse stato il giornalismo, probabilmente avrebbe avuto un futuro nell'insegnamento.

I colleghi lo consideravano un "tuttologo", un professionista in grado di scrivere e parlare dai cavalli a Maradona, dal basket al ciclismo: non c'era argomento che lo potesse mettere in difficoltà. "Non era solo un telecronista: - scrivono a Sportmediaset - era un narratore per quella leggerezza ironica che rendeva ogni partita un piccolo spettacolo. Ciao Franco, sarai sempre nei nostri cuori".

Il commosso ricordo di Bruno Longhi

Ero da pochi giorni a Mediaset e, in redazione, ascoltavo la

telecronaca di una partita.La voce era stentorea, piena di ritmo. Chiesi: "Ma chi è questo?". Franco Ligas, mi fu detto. E io, di rimando: "E allora perché avete chiamato me?" Ciao Franco. RIP". Lo scrive Bruno Longhi su X.

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