"Non ci accontentiamo". A San Siro spuntano gli striscioni: la Curva Sud avverte il Milan

Nove grandi striscioni, un messaggio chiaro: "Un progetto vincente parte dalla società". I tifosi rossoneri si rivolgono di nuovo ai piani alti del club: è ora di invertire la rotta

"Non ci accontentiamo". A San Siro spuntano gli striscioni: la Curva Sud avverte il Milan
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Un clima freddo ha accolto il Milan sceso in campo contro il Genoa nella partita valida per la 35ª giornata del campionato di Serie A. E il riferimento non è di certo alla temperatura percepita, ma all'atmosfera di grande gelo (con tanto di fischi a fine partita per il 3-3) da parte della Curva Sud che - come annunciato nei giorni scorsi - ha proclamato lo sciopero di tifo con l'auspicio di ottenere presto un segnale dalla società. Nove striscioni, un messaggio chiaro: dai vertici rossoneri servono risposte concrete per rilanciare il Diavolo. A San Siro non sono passati inosservati gli striscioni esposti dai sostenitori in attesa della prossima stagione in cui non si potrà fallire di nuovo gli obiettivi.

Il monito è indirizzato proprio ai piani alti del Milan, chiamati a scegliere il prossimo allenatore al posto di Stefano Pioli e a proseguire nella linea d'investimenti intrapresa la scorsa estate puntando però a rafforzare quei settori deboli in cui quest'anno sono emerse maggiori criticità. Ma il messaggio dei tifosi rossoneri spazia a 360 gradi, non si limita solamente a questioni di carattere tattico e tocca diversi ambiti indispensabili per tornare a lottare per le coppe: "Strategia comunicativa, presenza istituzionale, acquisti mirati, coesione, ambizione, capacità: un progetto vincente parte dalla società".

Striscione Curva Sud Milan-Genoa

I sostenitori del Milan non hanno solo indicato i pilastri su cui basare i progetti per invertire la rotta, ma hanno aggiunto un altro striscione per far capire quanto l'assenza del solito frastuono da tifo nello stadio di casa rappresenti un segnale tanto inequivocabile quanto efficace: "Il rumore del silenzio". Anche se il vero messaggio, quello più esplicito e incisivo, è stato messo nero su bianco su un altro striscione: "Milano non si accontenta".

Un'affermazione che sembra rispondere alla tesi portata avanti in questi giorni da parte di chi sostiene che, tutto sommato, la stagione non è stata fallimentare perché allo stato attuale il Milan occupa la seconda posizione in Serie A. Ma un secondo posto in campionato non può cancellare gli insuccessi di questa annatta, a partire dall'eliminazione ai gironi di Champions League. E non c'è solamente una questione legata ai traguardi non centrati: a preoccupare sono stati i periodi bui in cui i rossoneri non sono riusciti a reagire e si sono via via defilati dalla corsa scudetto.

Per i più intransigenti non può sfuggire un altro elemento, ed è quello relativo ai due derby contro l'Inter: nella partita di andata i nerazzurri hanno trionfato rifilando 5 gol ai rossoneri; nella gara di ritorno i ragazzi di mister Inzaghi si sono imposti per 2-1 ottenendo così l'aritmetica vittoria dello scudetto e la seconda stella.

Uno smacco doppio ritenuto intollerabile dai tifosi del Milan. Che, dopo la rivolta contro l'ipotesi Julen Lopetegui, tornano ad appellarsi ai piani alti: non è più tempo di scommesse e incertezze, servono sicurezze e una mentalità vincente.

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