L'uomo in meno

"Potevamo mettere dietro le milanesi". Allegri continua la sua crociata ma la verità è un'altra

Per il tecnico bianconero la Juventus ha 59 punti e non 44 come dice attualmente la classifica. La Juventus, però, ha perso la seconda partita consecutiva e al momento la Champions dista 9 punti

"Potevamo mettere dietro le milanesi". Allegri continua la sua crociata ma la verità è un'altra

Massimiliano Allegri ha ammesso come la sconfitta della sua Juventus contro il Sassuolo di Alessio Dionisi sia assolutamente meritata e questa premessa è d'obbligo. Il tecnico bianconero, però, continua a ragionare come se i bianconeri avessero 59 punti e non 44, come dice attualmente la classifica di Serie A per via della penalizzazione di 15 punti legata al caso plusvalenze. Senza questa "mannaia" i bianconeri sarebbero terzi a due punti dalla Lazio seconda e con tre punti in più sulla Roma di Mourinho. Nella realtà dei fatti, però, la Vecchia Signora è settima, a meno 7 dall'Inter quinta della classe e a meno 9 dalla Champions League a sole 8 giornate dalla fine del campionato. La Juventus, poi, è reduce da due sconfitte consecutive ed ha rallentato la scalata per raggiungere l'Europa: per questa ragione il tecnico bianconero è l'uomo in meno della giornata.

La corsa Champions

Tanto di cappello ad Allegri per aver ammesso la superiorità dell'avversario al netto dei demeriti della Juventus: "Abbiamo meritato di perdere. Dobbiamo migliorare, oggi non abbiamo fatto bene per 60 minuti, poi dopo lo schiaffo abbiamo reagito", ha spiegato ai microfoni di Dazn. Il tecnico toscano ha poi parlato della possibilità di "mettere dietro le milanesi", una strana teoria di una classifica che ad oggi non esiste e che vede la Vecchia Signora a meno 7 dall'Inter e a meno 9 dal Milan:"Potevamo mettere dietro le milanesi, così non è stato. Dobbiamo rialzarci, lavorando sugli errori commessi cercando di giocare spezzoni di partita in modo diverso. Abbiamo fatto una partita non all'altezza che ci poteva far fare un salto in avanti, ma non è andata così. Bisogna migliorare nell'approccio alle partite e sui calci d'angolo".

Allegri ha poi spiegato come vincere ieri sarebbe stato basilare per la scalata in classifica, ma ha allontanato il pensiero che la squadra fosse distratta dal ritorno dei quarti di finale di Europa League contro lo Sporting Lisbona: "Oggi (ieri, ndr) era importante per la classifica, è un salto che va fatto altrimenti non si riesce a essere competitivi. Ci sono partite che la Juventus deve vincere e non giocare. Distratti dallo Sporting? Io questi alibi non li voglio, siamo la Juve e dobbiamo giocare tre partite a settimana. Sapevamo che il Sassuolo era una buona squadra e che dovevamo fare il salto per tornare a essere competitivi e vincenti. Le attenuanti non servono a niente".

La realtà dei fatti

Mercoledì 19 aprile la Juventus spera di riottenere i 15 punti in classifica ma ad oggi resta tutto un grande rebus. La verità è che la squadra di Allegri ha disputato una stagione negativa nella prima parte, coincisa con l'uscita d scena anzitempo in Champions League e con tanti punti persi in campionato che l'hanno fatta ben presto scivolare nelle retrovie. Nella seconda parte, però, la Vecchia Signora ha ripreso a macinare punti e ora punta alla vittoria dell'Europa League, a quella della Coppa Italia e a scalare la classifica il più possibile (al netto di quanto succederà con il ricorso) per rendere la stagione positiva.

Il monte ingaggi più alto di tutti

Visto il lauto monte ingaggi della rosa, il più alto della Serie A, fa specie non vedere i bianconeri lottare per il titolo, ma questo discorso vale anche per altre big, anche se il Napoli sta disputando un campionato a parte.

Allegri parla di mettere dietro le milanesi ma se la sua Juventus avesse approcciato meglio i match e vinto le ultime due partite, ora la zona Champions sarebbe distante 3 e non 9 punti, al netto della penalità, ed è questo su cui dovrà lavorare maggiormente il tecnico della Juventus.

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