
Ora l'Italia è spalle al muro e l'incubo di bucare il terzo Mondiale di fila torna sempre più a materializzarsi. Non sono giorni facili in casa azzurra dopo la figuraccia in Norvegia e l'esonero di Luciano Spalletti, stasera per l'ultima volta sulla panchina della Nazionale, contro la Moldova, prima di lasciare il posto con ogni probabilità a Claudio Ranieri.
Il match di stasera non ammette distrazioni o colpi di scena. Gli Azzurri sono costretti a vincere, ipotesi che viene data per scontata contro i moldavi, ma devono anche segnare il maggior numero di gol possibili. Perché la differenza reti è fondamentale nelle qualificazioni ai Mondiali. La classifica del Gruppo I è per ora impietosa: 9 punti per i norvegesi, che a marzo hanno già iniziato a giocare e sono a punteggio pieno, mentre l'Italia è ancora a secco, perché ha giocato e perso una sola partita.
A questo punto la situazione è facilmente leggibile. L'Italia deve vincere tutte le partite in programma da qui a metà novembre, l'ultima sarà proprio, in casa, contro la Norvegia. Dovesse vincerle tutte molto probabilmente aggancerebbe Haaland e compagni. Dando uno sguardo altre squadre del girone (Israele, Moldavia, Estonia), l'ipotesi che sia la Nazionale sia la squadra guidata da Solbakken possano vincerle tutte è al quanto probabile. Per cui qualora le due squadre si trovassero in testa a 21 punti, si avrebbe una situazione di parità. In quel caso chi si qualifica ai Mondiali? Molto semplice: la squadra con la miglior differenza reti. Motivo per il quale è fondamentale da qui a novembre per l'Italia vincere realizzando il maggior numero di gol possibili in tutte le partite.
Il primo criterio in caso di parità di punti tra due squadre infatti non è quello degli scontri diretti, ma della differenza reti generale che, per ovvi motivi, al momento è da incubo per l'Italia e a tutto vantaggio della Norvegia. Dopo la sconfitta di Oslo, gli Azzurri sono a -3 mentre i norvegesi a + 10 (ha vinto 0-5 in Moldavia, 2-4 fuori casa con Israele e 3-0 con l'Italia). Quindi tecnicamente siamo dietro di 13 gol. A questo punto non sembrano esserci molte alternative: bisogna vincere contro la Moldavia e segnare tanti gol. Stesso obbiettivo da perseguire in tutte le restanti partite che verranno fino allo scontro diretto contro la Norvegia. Non c'è altra scelta.
O fa così o la Nazionale rischia di essere fuori dai Mondiali. A quel punto ci sarebbe l'ultima spiaggia degli spareggi play-off. Le dodici squadre che chiuderanno al secondo posto i dodici gironi vi accederanno direttamente, le otto migliori saranno teste di serie. A queste si aggiungeranno quattro squadre provenienti dal percorso della Nations League.
Il prossimo marzo le sedici squadre saranno divise in quattro mini tornei differenti, ognuno di essi decreterà una squadra qualificata per i Mondiali. Forche caudine, che dopo le disavventure con Svezia e Macedonia, sarebbe meglio evitare.